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La rottamazione? Solo per gli italiani. La Lega: “Con violazioni fiscali niente rinnovo del permesso di soggiorno”

La nuova proposta del Carroccio, che ha depositato un emendamento al decreto Flussi. I leghisti si sono battuti per far inserire nella manovra una norma che prevede la rottamazione delle cartelle esattoriali
La rottamazione? Solo per gli italiani. La Lega: “Con violazioni fiscali niente rinnovo del permesso di soggiorno”
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Per gli italiani la rottamazione delle cartelle esattoriali, per i migranti invece nessuno sconto: non sarà rinnovato il permesso di soggiorno in Italia se al momento della richiesta avranno violato qualche norma fiscale o contributiva. È questa la nuova proposta della Lega di Matteo Salvini che ha depositato un emendamento al decreto Flussi in discussione in commissione Affari Costituzionali alla Camera: la norma – firmata dai deputati leghisti Simona Bordonali, Igor Iezzi, Gianangelo Bof, Marcello Di Mattina e Edoardo Ziello – modifica il Testo unico sulla disciplina delle immigrazioni introducendo una nuova causa di diniego del permesso di soggiorno.

La proposta prevede che se un cittadino straniero, al momento della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, risulta aver violato norme fiscali o contributive (come l’evasione fiscale ma anche il mancato pagamento dei contributi previdenziali, lavoro nero, eccetera.), non potrà ottenere il rinnovo del permesso. La proposta leghista ha l’obiettivo di collegare il principio della regolarità del soggiorno alla regolarità economico-fiscale, cioè alla correttezza nei confronti dello Stato italiano.

Un inasprimento che però Salvini non vuole nei confronti dei cittadini italiani: la Lega, infatti, si è battuta per far inserire nella legge di Bilancio una norma che prevede la rottamazione delle cartelle esattoriali per tutti coloro che abbiano debiti fiscali dal 2000 al 2023 che avranno la possibilità di ripagare il dovuto fino a 54 rate entro il 2035.

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