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Crosetto: “Insospettabili italiani corrotti dalla Russia”. Le proteste pro Pal? “Landini non è capace di farlo da solo. Infiltrazione per destabilizzarci”

Le parole del ministro della Difesa nel nuovo libro di Bruno Vespa: "Sotto il profilo dell’infiltrazione di potenze ostili, da noi può succedere davvero di tutto"
Crosetto: “Insospettabili italiani corrotti dalla Russia”. Le proteste pro Pal? “Landini non è capace di farlo da solo. Infiltrazione per destabilizzarci”
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“C’è un’infiltrazione formidabile che tende a destabilizzare” l’Italia dove “persone insospettabili sono state corrotte dalla Russia“. A dirlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel nuovo libro di Bruno Vespa “Finimondo” in uscita giovedì 30 ottobre per Mondadori-Rai Libri. Per Crosetto “la Russia ci sta già attaccando con una guerra ibrida e cognitiva. Senza che neppure noi stessi, in qualità di normali cittadini ce ne accorgiamo, la sua propaganda è entrata nel cervello e nella formazione culturale di tanta gente, indirizzandola attraverso un utilizzo sofisticato dei social e di altri strumenti dell’informazione, con una infiltrazione scientifica e anche con l’infiltrazione classica della corruzione”.

“L’Italia è l’obiettivo principale, può succedere di tutto”

Il ministro della Difesa spiega che il Paese di Putin “ha una grandissima scuola in questo campo e noi siamo uno dei paesi più sensibili alla penetrazione interna“. L’Italia, per Crosetto, è “l’obiettivo principale” di questa campagna di infiltrazione perché “è l’unica nazione stabile in Europa”: “Siamo il principale paese europeo che i nostri nemici vogliono destabilizzare, terrorizzare, inquinare e rendere instabile. Sotto il profilo dell’infiltrazione di potenze ostili, da noi può succedere davvero di tutto“.

Le proteste? “Nessun Landini è capace di farlo da solo”

Ma per Crosetto vi sarebbe una regia esterna anche per le proteste che hanno portato in piazza milioni di italiani a sostegno di Gaza e della Flotilla. “Nessun paese Ue ha deciso una chiusura all’esportazione di armi come l’Italia. Nessuna nazione ha aiutato la Palestina come la nostra. Eppure in nessun paese ci sono state le polemiche che abbiamo avuto da noi”, dice ancora il ministro della Difesa nel libro di Vespa. “Siamo stati il paese con le reazioni, le manifestazioni e le aggressioni più forti. Questo, nessun Landini è capace di farlo da solo“, sottolinea. “C’è un’infiltrazione formidabile che tende a destabilizzare l’unico paese europeo davvero stabile grazie al governo Meloni“, insiste.

In serata: “Corrotti da Russia, riflessione del passato”

Alcune ore dopo le anticipazioni di alcuni passaggi del libro di Bruno Vespa, il ministro è intervenuto sui social per ritornare sulla sua frase “Persone italiane insospettabili sono state corrotte dalla Russia” per la quale “qualcuno si è stupito”. “Una frase – ha scritto in serata su X – che serviva a sviluppare il ragionamento sulla guerra ibrida in corso e che non mi sembrava né rilevante né una notizia”. “Dimenticavo la scarsa memoria collettiva e giornalistica”, ha concluso Crosetto postando uno screenshot di una notizia online del 20 novembre 2024, dove viene riportata la condanna a 29 anni per Walter Biot, l’ex ufficiale, accusato di aver venduto a un funzionario del governo russo notizie coperte da segreto militare.

“Kiev non potrà conquistare i territori perduti”

Nel libro di Vespa, Crosetto affronta anche l’argomento della guerra in Ucraina: “Riconquistare i territori perduti nel 2014 e dopo il febbraio 2022, oggi è considerato da tutti impossibile”, spiega. “La Russia non li cederà mai e l’Ucraina non avrà la forza per riconquistarli da sola, anche con il nostro aiuto. Putin non può tornare indietro anche perché ha cambiato la costituzione facendo diventare i territori occupati ‘russi’ a tutti gli effetti e si è messo quindi nella condizione di non poter trattare“. Alla domanda di Vespa se il presidente Usa Donald Trump è disposto a sottoscrivere la cessione di tutti i territori, il ministro risponde: “La prima ipotesi fatta dal presidente di Stati Uniti è parlare di cessioni“. E l’Ucraina potrà mai ammettere la cessione delle quattro province occupate?. “Non lo so“, risponde Crosetto, “spetta soltanto a loro decidere se il sacrificio più grande sia la cessione dei territori o la continuazione di una guerra sanguinosa che potrebbe peggiorare”. “I morti ucraini – conclude Crosetto – sono 520mila, i morti russi più di 1 milione. La differenza è che gli ucraini conoscono le loro perdite, il popolo russo non ne ha idea”.

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