Alleanza tra Airbus, Leonardo e Thales per unificare le attività spaziali. Al gruppo italiano meno di un terzo del capitale
I big dell’industria dello spazio europea Airbus, Leonardo e Thales hanno siglato come da anticipazioni un memorandum di intesa con l’obiettivo di unificare le loro attività spaziali in una nuova società. Il comunicato ufficiale recita che le tre aziende intendono “unire le forze per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene infrastrutture e servizi critici nei campi delle telecomunicazioni, della navigazione globale, dell’osservazione della Terra, della ricerca scientifica, dell’esplorazione e della sicurezza nazionale”. L’operazione, battezzata Bromo, penalizza però l’italiana Leonardo: i due gruppi francesi Airbus e Thales avranno infatti rispettivamente il 35% e 32,5% dell’azionariato della nuova società, mentre quello italiano dovrà accontentarsi del 32,5%.
Airbus contribuirà con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space. Leonardo con la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO. La nuova società impiegherà circa 25.000 persone in tutta Europa e “costituirà un player competitivo a livello mondiale” con un fatturato annuo di circa 6,5 miliardi (dato pro forma, a fine 2024) e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti, si legge nella nota, che anticipa “una governance bilanciata tra gli azionisti”. L’operatività della nuova società è prevista nel 2027.
Guillaume Faury, ad di Airbus, Roberto Cingolani, numero uno di Leonardo, e Patrice Caine, presidente e ad di Thales, parlano di “un passo fondamentale verso la costituzione della nuova società per lo sviluppo dell’industria spaziale europea”, in linea con “le ambizioni dei Governi europei nel voler rafforzare le proprie risorse industriali e tecnologiche, garantendo l’autonomia dell’Europa nel settore spaziale e nelle sue applicazioni”.
Airbus, Leonardo e Thales – spiega la nota- informeranno e consulteranno i rappresentanti delle unioni sindacali, sulla base delle leggi dei Paesi coinvolti e degli accordi collettivi applicabili a ciascuna azienda. Il completamento dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normative. Per ora Fim, Fiom e Uilm esprimono “un primo giudizio positivo” per il raggiungimento dell’intesa. “Auspichiamo – proseguono i sindacati – che questa alleanza possa consentire all’industria nazionale italiana di poter esprimere ancor di più le capacità e le competenze di migliaia di addetti del settore. Indubbiamente le sinergie che si svilupperanno con Bromo consentirà di poter competere meglio con altri player a livello globale. Inoltre, ci auguriamo che questa operazione sia propedeutica anche per altre alleanze industriali nella direzione di una maggiore integrazione europea”.