Il campo largo in piazza per Ranucci: “Solidarietà non basta, Fdi ritiri querele. E si faccia riforma su liti temerarie”

Su invito del M5s, il campo largo dei progressisti, dal Pd ad Avs e +Europa, si è ricompattato in piazza Santi Apostoli a Roma a sostegno della libertà di stampa, dopo l’attentato al giornalista di Report Sigfrido Ranucci. A pochi metri di distanza, mentre a sorpresa arriva anche una delegazione di esponenti di Fdi, sul retropalco si riunivano il presidente M5s Giuseppe Conte e gli altri leader di centrosinistra, dalla segretaria Pd Elly Schlein, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, e il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

“Bene la solidarietà, ma non basta. Servono fatti concreti. Chi ha mai detto che la bomba l’ha messa il governo Meloni o che sono i mandanti? Ho affermato un fatto: dove l’estrema destra governa indebolisce la democrazia e la libertà di stampa”, è tornata a rivendicare la segretaria dem. Mentre Conte ha attaccato Fratelli d’Italia: “Una politica responsabile deve adottare subito una vera legge in Parlamento contro le azioni legali temerarie e meramente pretestuose, che sono fatte per intimidire la libera stampa. Una politica responsabile deve subito adottare una legge di riforma per adeguare la nostra disciplina al regolamento europeo, una riforma della Rai non più sotto il piede del governo. Non è che l’Europa la possiamo solo ascoltare quando ci chiede tagli al welfare e ci chiede più armi. Una politica responsabile deve consentire, e lo dico a tutte le istituzioni del nostro Paese, alla Commissione di Vigilanza Rai di poter operare e non stare lì in paralisi da un anno”. Mentre Fratoianni ha spinto il campo progressista a ritrovarsi sui temi, a partire dalla stessa legge di riforma delle querele temerarie: “Sia un impegno per noi: una coalizione alternativa a quello del governo Meloni non può che ripartire prendendo impegni su questo punto. E per noi di Avs non è un problema prendere questo impegno, dato che sulla riforma Rai di Renzi io con Sinistra italiana ho votato contro”.