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Ultimo aggiornamento: 18:07 del 21 Ottobre

Attentato a Ranucci, Ruotolo al Parlamento Ue: “Politici ritirino querele temerarie, la libertà di stampa è di tutti o non è”

"Una bomba sotto casa sua non è un caso isolato. I giornalisti vengono colpiti con intimidazioni, querele temerarie, delegittimazioni, spionaggio illegale"
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Anche al Parlamento europeo si è parlato dell’attentato contro Sigfrido Ranucci avvenuto pochi giorni fa quando un ordigno esplosivo ha fatto saltare in aria due delle sue auto. Diverse le voci che si sono alternate a sostegno del giornalista di Report. Tra queste anche l’eurodeputato Sandro Ruotolo: “Secondo i dati di Ossigeno per l’informazione, l’Italia è il primo paese in Europa per giornalisti minacciati, 516 solo nel 2024, oltre 7500 dal 2006. Nei primi sei mesi di quest’anno gli episodi sono aumenti del 76%. Oggi 29 vivono protetti dallo stato italiano perché minacciati dalla criminalità organizzata. In questo clima è esploso l’attentato contro Ranucci”, ha esordito..

“Una bomba sotto casa sua non è un caso isolato. I giornalisti vengono colpiti con intimidazioni, querele temerarie, delegittimazioni, spionaggio illegale – ha proseguito – Sappiamo di 36 giornalisti spiati illegalmente in Europa, allora chiediamo a Meloni chi ha spiato i giornalisti italiani illegalmente con Paragon. Perché è lo stato italiano che ha avuto in consegna quel dispositivo.

“La solidarietà va benissimo – ha continuato rivolgendosi sempre a Meloni – Ma per lo meno ritirate le querele temerarie, smettete di delegittimare i giornalisti. La libertà di stampa o è di tutti o non è“.

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