Il mondo FQ

Confindustria antisindacale: Sole 24 Ore in edicola nonostante lo sciopero per l’intervista a Meloni

Nel mirino la scelta di affidare il colloquio sulla legge di bilancio all'esterna Maria Latella: "Deriva distopica nella quale gli intervistati si scelgono gli intervistatori con il beneplacito del direttore"
Confindustria antisindacale: Sole 24 Ore in edicola nonostante lo sciopero per l’intervista a Meloni
Icona dei commenti Commenti

Il messaggio è inequivocabile e ha una sua coerenza: il Sole 24 Ore è il giornale dei padroni e in quanto tale non si piega agli scioperi delle maestranze. Sabato 18 ottobre il quotidiano della Confindustria è in edicola in formato ridotto, 14 pagine scarse oltre le tabelle e un solo articolo di giornata, il pezzo della discordia che ha fatto salire sulle barricate la redazione tanto da far esplodere uno sciopero proprio nel giorno dell’approvazione della legge di bilancio. Cioè il core business del giornale. E del suo editore, che nei giorni scorsi si era fatto notare per i continui richiami al governo affinché la finanziaria dimostrasse più attenzione agli interessi degli industriali. Alla fine qualcosa ha ottenuto, solo il tempo dirà se di sostanziale o formale.

La prima occasione per capirlo era appunto venerdì 17, giorno dell’approvazione della legge di bilancio e di una rarissima conferenza stampa con la (fugace) presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla quale hanno partecipato, prendendo la parola, ben due giornalisti del 24 Ore. Tuttavia il compito di trattare la manovra con un’approfondita intervista al capo del governo è stato affidato a un giornalista esterno alla testata, Maria Latella. E qui si è consumato lo strappo, secco, con tanto di stato di agitazione e sciopero deliberato a tempo record: è una deriva che era già stata stigmatizzata, è la rivendicazione che sottolinea il controsenso per cui sia l’intervistato a scegliersi l’intervistatore.

“Venerdì 17 ottobre, giorno di approvazione della legge di bilancio in Consiglio dei ministri, infatti, è improvvisamente comparsa sulle pagine del giornale un’intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni scritta da una collaboratrice esterna – si legge in una nota sindacale -. Vicenda che si era già verificata in passato e che avevamo stigmatizzato con uno sciopero delle firme. Episodi analoghi, in altri campi, accadono anche con altri interlocutori. In questo modo si approda a una deriva distopica nella quale gli intervistati si scelgono gli intervistatori con il beneplacito del direttore“.

L’ostacolo dello sciopero è stato aggirato con la pubblicazione, in pratica, di una prima pagina che mette in bella vista il favore del capo degli industriali, Emanuele Orsini, per la manovra (“è un buon primo passo”) e della sola intervista “incriminata” su due pagine, che si può leggere anche sul sito del governo accanto al messaggio di Meloni alla Conferenza MED e quello per il Congresso nazionale forense. Seguono inserti freddi, pubblicità e tabelle, niente note sindacali o della direzione. E così il giorno della riconciliazione tra governo e Confindustria è stato celebrato. Costi quel che costi. Anche una denuncia per “la grave azione anti-sindacale compiuta dalla direzione che ha comunque fatto uscire in edicola il quotidiano, seppure in forma ridotta, in opposizione a quanto deliberato all’unanimità dall’assemblea”, come si legge ancora nella nota. Mentre il sindacato nazionale parla di “pagina nera nella storia di uno dei quotidiani più importanti del Paese” e secondo il segretario della Federazione nazionale della stampa, Alessandra Costante, “neppure la presidente del Consiglio avrebbe voluto vedere la sua intervista uscire in un’edizione del Sole che fa carta straccia di tutti i fondamentali dell’informazione libera e democratica”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione