Il mondo FQ

Omicidio Vassallo, Pd ammesso (a sorpresa) parte civile nonostante il ritardo nell’istanza

La questione politica nacque dopo un nostro titolo: “Omicidio Vassallo, tra le parti civili il governo, il Pd no”. Anche il figlio del sindaco pescatore esternò amarezza a Schlein. Poi l'intervento in aula oggi alla seconda udienza preliminare, in extremis
Omicidio Vassallo, Pd ammesso (a sorpresa) parte civile nonostante il ritardo nell’istanza
Icona dei commenti Commenti

Sorpresa, il Pd era ancora in tempo. E il Tribunale di Salerno ne ha ammesso la costituzione di parte civile nel processo per l’uccisione del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, avvenuta il 5 settembre 2010: all’epoca Vassallo era iscritto ai dem. Il giudice ha invece respinto la costituzione di parte civile di diverse associazioni ambientaliste e di legalità, tra cui la Fondazione Angelo Vassallo, creata da Dario e Massimo Vassallo, fratelli del sindaco pescatore, per promuoverne la figura e il ricordo. Motivo: la Fondazione è nata dopo l’omicidio. Giurisprudenza consolidata ha stabilito che uno dei prerequisiti della costituzione di parte civile per un’associazione o un ente, è quello di essere nato ed operante prima del reato per il quale si svolge il processo. Ammesse le costituzioni dei ministeri di Giustizia e dell’Interno, oltre ovviamente a quelle dei familiari di Vassallo.

E torniamo alla sorpresa: perché il Pd era assente alla prima udienza del 16 settembre, quella dedicata al deposito delle istanze di parte civile. E si era accorto del processo solo grazie a un titolo de ‘Il Fatto quotidiano’ (“Omicidio Vassallo, tra le parti civili il governo, il Pd no”), e alla lettera aperta di Antonio Vassallo ad Elly Schlein, con la quale il figlio del sindaco pescatore esternava “amarezza e dolore” per la mancanza dei dem in aula. Di qui l’intervento di Antonio Misiani, a settembre commissario campano del Pd: una telefonata, la promessa che la macchina per riparare si sarebbe messa in moto, che il Pd della Campania ci sarebbe stato.

Promessa mantenuta, ma col brivido. Perché secondo diverse fonti legali, l’ammissione del Pd era tutt’altro che scontata, anzi a forte rischio, per una questione tempistica: con la celebrazione della prima udienza e il completamento della raccolta delle istanze (ben 23), si ritenevano irrimediabilmente scaduti i termini.

Invece no. All’udienza ha prevalso la tesi sostenuta dalla senatrice dem Vincenza Rando, autrice dell’istanza di Libera in qualità di loro avvocato, alla quale chiedemmo perché non avesse avvertito del processo anche il suo partito: “Non sono io a seguire la parte giuridica nel Pd – rispose Rando – ma sono contenta che il Pd si sia attivato. Se è ancora in tempo? Secondo me sì, l’udienza è ancora nella fase delle eccezioni sui depositi, non sono state ancora decise le ammissioni di parte civile”.

Altra sorpresa è stata l’ammissione tra le parti civili del ‘brasiliano’ Bruno Humberto Damiani, piccolo pusher del Cilento che per anni fu a lungo l’unico indagato per l’omicidio. Da presunto carnefice è diventato vittima. Damiani chiederà un risarcimento a uno degli imputati dell’omicidio, il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, che secondo le accuse depistò su di lui le indagini per coprire i veri assassini. Gli altri tre imputati sono l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e il collaborante Romolo Ridosso, collocati a vario titolo sullo sfondo di una storiaccia di traffico di droga al porto di Acciaroli, con le coperture dei carabinieri, che il sindaco pescatore aveva scoperto e che intendeva denunciare. Lo avrebbero ammazzato per zittirlo, e tra gli imputati odierni non figurerebbe chi esplose i 9 colpi di pistola. Su questo c’è un’indagine bis ancora in corso.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione