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Chi sono i prigionieri palestinesi che verranno liberati da Israele: 22 sono minori. “L’Idf ha preso di mira le famiglie di alcuni detenuti”

Sono in tutto 6mila i palestinesi che sono stati incarcerati da Israele dall'ottobre 2023. Secondo il Guardian, solo un quarto di loro è stato identificato come combattente o legato ad Hamas. Wafa: "I militari di Tel Aviv hanno perquisito e saccheggiato le case di alcuni detenuti in attesa di rilascio"
Chi sono i prigionieri palestinesi che verranno liberati da Israele: 22 sono minori. “L’Idf ha preso di mira le famiglie di alcuni detenuti”
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Più di duecento ergastolani, condannati da Tel Aviv per attentati e omicidi, ma anche 22 minorenni. Sono circa 2mila i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane che verranno rilasciati nelle prossime ore, come previsto per la prima fase del piano di pace di Donald Trump. Tra loro, 1.722 sono stati incarcerati negli ultimi due anni, pur non essendo coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre, e di cui si sa poco o nulla.

L’elenco dei palestinesi da liberare, a quanto si apprende, è ancora in via di definizione. Hamas continua a richiedere, in particolare, il rilascio di sette prigionieri che ricoprivano ruoli rilevanti, tra cui l’ex guida di Fatah, Marwan Barghouti, e il leader del Fronte popolare di liberazione, Ahmad Saadat. Dovrebbero comunque essere liberati da Israele 250 palestinesi considerati detenuti “di massima sicurezza”. Tra gli ergastolani presenti nella lista pubblicata dal ministero della Giustizia israeliano, 15 verranno rilasciati verso Gerusalemme Est, 135 verranno espulsi a Gaza o all’estero, forse verso Turchia e Qatar. Dovrebbero inoltre essere liberati verso la Cisgiordania cento detenuti “speciali”, che erano già stati trasferiti nel carcere di Ofer. Ma l’esponente di estrema destra del governo israeliano Itamar Ben Givr ha chiesto al premier Benyamin Netanyahu di annullare questa decisione.

Nel frattempo, secondo l’agenzia Wafa, sono state prese di mira le famiglie di alcuni detenuti: i militari dell’Idf sono entrati nelle case dei familiari di almeno otto dei prigionieri in attesa di rilascio, “perquisendole e saccheggiandole“. Nelle operazioni dei militari, è stato arrestato il fratello di uno dei detenuti. Sono poi stati segnalati raid a Hebron e Deir Samet nelle abitazioni di tre ergastolani. E pare sia già arrivata l’indicazione da parte dei soldati israeliani alle famiglie dei detenuti di non celebrare la liberazione. La tensione è alta, come riferiscono media palestinesi, anche per via degli assalti partiti da una decina di coloni soltanto nelle ultime 24 ore, che avrebbero dato fuoco ad alberi e messo sotto controllo i pozzi d’acqua di varie località.

I 2mila palestinesi che verranno liberati sono però soltanto una parte dei detenuti in Israele. Sono infatti 6mila coloro che sono stati arrestati dall’ottobre 2023 e, come rivelato da un’inchiesta del Guardian, solo un quarto di loro è stato identificato come combattente o legato ad Hamas. Nelle carceri di Israele “ci sono operatori sanitari, insegnanti, dipendenti pubblici, operatori dei media, scrittori, malati, disabili e bambini”. Sono tantissimi, dunque, a non rientrare al momento nell’accordo di pace. Non verranno rilasciati, ad esempio, i due medici Hussam Abu Safiya e Marwan Al Hams. Entrambi dirigenti di ospedali a Gaza, sono accusati dalle autorità israeliane di essere affiliati ad Hamas. Non ci sono però prove del loro legame con il movimento islamista secondo numerose organizzazioni non governative che ne chiedono la liberazione.

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