Zelensky chiama Trump: “Dopo Gaza, ora puoi fermare anche la guerra in Ucraina”. Poi parlano dei missili a lungo raggio
Tra i molti complimenti ricevuti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dai protagonisti della politica internazionale, sabato sono arrivati anche quelli di Voldymyr Zelensky. Il leader ucraino ha voluto telefonare direttamente al tycoon: “Una buona conversazione, molto produttiva – ha commentato il presidente di Kiev -. Mi sono congratulato per il successo e l’accordo per il Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto, ed è un risultato forte. E se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere bloccate, compresa questa contro la Russia”.
Zelensky ha scritto su Telegram di aver informato Trump riguardo gli attacchi russi sul suo Paese. “Grato per la disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni”, ha scritto il leader ucraino. In particolare, secondo Axios, durante la telefonata, durata circa mezz’ora, Trump e Zelensky hanno parlato della possibilità che l’Ucraina ottenga i missili a lungo raggio Tomahawk, che consentirebbero a Kiev di colpire la Russia più profondamente nel suo territorio. Stando agli ucraini, questo aiuterebbe a costringere il presidente russo Vladimir Putin a sedersi al tavolo dei negoziati.
Lunedì Trump ha detto di aver “più o meno preso una decisione” sulla vendita di missili a lungo raggio Tomahawk ai Paesi Nato affinché possano essere forniti all’Ucraina, sottolineando di voler sapere cosa intendano farne gli ucraini prima di avviare le forniture. A margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York di settembre il presidente ucraino aveva ribadito all’omologo Usa la richiesta dei Tomahawk, spiegando poi che Kiev potrebbe non avere nemmeno bisogno di usarli: anche il semplice possesso potrebbe essere sufficiente per costringere Putin a negoziare. “Una delegazione ucraina di alto livello guidata dal capo di gabinetto di Zelensky Andriy Yermak e dalla premier Yulia Svyrydenko dovrebbe arrivare a Washington la prossima settimana per discutere la cooperazione sulla sicurezza e le sanzioni contro la Russia”, scrive Axios citando funzionari ucraini.