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Quattro studenti si tappano le orecchie durante il discorso del prete nel Veronese: la preside promette sanzioni

Il sacerdote presenziava all'inaugurazione dell’edificio della scuola media Dante Alighieri di Cerea. L’Unione degli atei agnostici e razionalisti: "Il provvedimento disciplinare è illegittimo. Gli atti di culto sono vietati all'interno dell'orario scolastico"
Quattro studenti si tappano le orecchie durante il discorso del prete nel Veronese: la preside promette sanzioni
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Quattro studenti migranti si mettono le mani alle orecchie per non ascoltare il prete all’inaugurazione del piazzale di via Gandhi e dell’edificio della scuola media Dante Alighieri, dell’Istituto Fratelli Sommariva di Cerea. E la dirigente Silvia De Mitri si indigna promettendo provvedimenti disciplinari. A denunciare quanto accaduto, in questi giorni, nella cittadina del Veronese è l’Unione degli atei agnostici e razionalisti (Uarr) che parla di “atto illegittimo, visto che la sentenza del 27 marzo 2017 del Consiglio di Stato stabilisce che gli atti di culto sono vietati all’interno dell’orario scolastico e, se organizzati al di fuori, la partecipazione deve essere facoltativa per gli studenti”.

Gli studenti di terza media, tra cui i quattro ragazzi musulmani, hanno partecipato al taglio del nastro delle due opere pubbliche dove – come spesso accade – era presente anche il vicario parrocchiale don Nicola Zorzi per dare la benedizione. A quel punto i quattro compagni di scuola si sono tappati le orecchie per non ascoltare le preghiere perché, “secondo la loro fede religiosa, sentire la benedizione del prete cattolico andrebbe contro i loro principi”, hanno spiegato ai docenti. Un atteggiamento che non è piaciuto alla dirigente che pur ammettendo di non aver assistito direttamente alla scena, ha detto che si è trattato di un “comportamento inqualificabile” e ha garantito provvedimenti nei confronti dei ragazzi.

Immediata la reazione dello Uaar che ha inviato una lettera alla preside. “Abbiamo scritto a De Mitri – dichiara Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – per ricordarle che la scuola è laica e che è illegittimo prevedere atti di culto in orario di lezione. Ci auguriamo che ritratti prontamente l’accusa di comportamento inqualificabile e la minaccia di provvedimenti disciplinari a carico di studenti che hanno semplicemente provato a non ascoltare preghiere e benedizioni. A ben vedere se c’è qualcuno da sanzionare, si dovrebbe guardare al vertice dell’istituto”.

Anche il sindaco Marco Franzoni – militante della Lega – ha denunciato offese alla “nostra fede cattolica” e ha auspicato che i provvedimenti annunciati dalla dirigente scolastica servano da esempio. “Il primo cittadino – sottolinea Cristina Righetti, coordinatrice del Circolo Uaar di Verona – dimentica che la religione di Stato è stata abolita nel 1984 e che nel suo ruolo istituzionale dovrebbe rappresentare tutta la cittadinanza, inclusi i sempre più numerosi non credenti e i fedeli di religioni diverse dalla cattolica. Incommentabile il richiamo a punizioni esemplari da infliggere a ragazzi che si sono limitati a dissentire in modo civile e non violento rispetto a imposizioni identitarie che non possono e non devono trovare spazio nella scuola pubblica”.

Immagine in evidenza d’archivio

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