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“Ti faccio fare la fine di Giulia Cecchettin”: 53enne di Chieti condannato a 2 anni per maltrattamenti

La compagna dell'uomo ha raccontato di aver subito per 30 anni soprusi e violenze: insulti, schiaffi, pugni e calci. Dopo l'ennesima minaccia, a dicembre 2023, lo ha denunciato
“Ti faccio fare la fine di Giulia Cecchettin”: 53enne di Chieti condannato a 2 anni per maltrattamenti
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“Ti faccio fare la stessa fine di Giulia Cecchettin, ti ammazzo e ti butto per strada”. Minacciava così la compagna, dopo anni di botte e insulti, proprio mentre l’Italia era scossa dal femminicidio della 22enne veneta per mano di Filippo Turetta. Protagonista un uomo 53enne di Chieti, ora condannato in primo grado a due anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia. La vicenda, riportata dal quotidiano Il Centro, risale a dicembre 2023, un mese dopo il terribile femminicidio a Fossò di Giulia Cecchettin.

Secondo le testimonianze, quella del 53enne era l’ennesima minaccia alla compagna dopo trent’anni di violenza domestica. Agli inquirenti la donna ha raccontato di soprusi continui: insulti, minacce, umiliazioni, percosse, schiaffi, pugni, calci ed episodi in cui l’uomo le stringeva le mani attorno al collo. Un sistema di controllo che si reggeva sulla paura: la donna ha ammesso di aver spesso nascosto i segni delle botte, di aver evitato di spiegare ai medici le vere cause delle ferite per timore di ritorsioni.

La violenza è andata avanti a lungo. Prima quella verbale, poi quella fisica. Nella denuncia si parla di “coltelli di ogni genere, da cucina, a scatto o da cacciatore”, utilizzati non per colpire la donna, ma per minacciarla, per alimentare quel sistema di soggezione e controllo. In una circostanza la vittima, mentre fuggiva di casa “in preda al panico” ancora in pigiama, ha sentito dietro di lei tre colpi. Voltandosi ha visto l’uomo sul balcone con quella che ai suoi occhi sembrava essere una pistola. È stato quel clima a spingere la vittima, a un mese dall’omicidio di Giulia Cecchettin, a denunciare. Il pubblico ministero Giuseppe Falasca aveva chiesto una pena di tre anni e otto mesi per il 53enne. Il collegio, presieduto da Guido Campli, ha invece inflitto al 53enne due anni di reclusione. La vittima dovrà essere risarcita con 10 mila euro.

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