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Ultimo aggiornamento: 16:54 del 7 Ottobre

Damiano Rizzi (Soleterre): “Così in Palestina curiamo il trauma psicologico da guerra dei bambini”

La onlus ha aperto a Beit Jala, vicino a Betlemme, il Soleterre children center
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In Palestina bambini e bambine crescono in un contesto segnato da guerra, occupazione, sfollamenti, carenze croniche di risorse, di cibo e acqua, e frequenti violazioni dei diritti fondamentali. Già prima del 7 ottobre 2023, il 40% dei bambini palestinesi soffriva di disturbi da stress post-traumatico. Un’emergenza invisibile ma dimenticata. Proprio per questo, alcuni mesi fa, la onlus Soleterre ha aperto a Beit Jala, vicino a Betlemme, il Soleterre Children Center, il primo centro permanente per la cura del trauma psicologico infantile da guerra in Cisgiordania.”Mamme di bambini malati di tumore che vivono nei campi profughi di Jenin ci hanno detto che hanno bisogno dello psicologo più delle medicine e più del cibo” ha raccontato il presidente della onlus, Damiano Rizzi, intervistato da Giulia Zaccariello in una diretta dedicata all’infanzia negata in Palestina (RIVEDI L’INTERVISTA INTEGRALE). “La cura dei traumi è un processo collettivo, non individuale. Facciamo une esempio: le piazze piene di questi giorni fa sentire la popolazione palestinese finalmente considerata e ha un impatto sulla salute mentale. E più questo viene reso visibile e più la popolazione palestinese non soffre in silenzio. Ciò che crea il trauma è la solitudine nel vivere l’esperienza traumatica“.

A questo link tutte le attività di Soleterre nel mondo

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