“Siamo a meno di 240 miglia dalle coste di Gaza quindi a meno di 100 miglia dall’aerea che la Flotilla ritiene calda, cioè dove Israele potrebbe intervenire per fermare le 42 barche della Global Sumud Flotilla”: così Alessandro Mantovani, l’inviato del Fatto Quotidiano a bordo di Otaria, una delle barche della missione umanitaria che sta proseguendo per raggiungere la Palestina e portare aiuti alla popolazione. “Tutti da giorni preparano con infiniti meeting sulla sicurezza la possibilità che ritengono più concreta, cioè di un abbordaggio una per una delle barche che non si fermeranno all’alt intimato dalle autorità israeliane”, spiega Mantovani sottolineando che, anche secondo informazioni diffuse dalla stampa israeliana, le autorità “porteranno in alto mare una grossa nave militare e imbarcazioni più piccole per procedere agli abbordaggi”. “La consegna per tutti è di non reagire, nemmeno verbalmente, nemmeno in caso di atti di violenza”, aggiunge.
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