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Ultimo aggiornamento: 10:15 del 28 Settembre

Cacciari sul Nove: “Netanyahu può anche negare il genocidio, ma a Gaza succede una cosa mai vista. È il collasso dell’umanità”

Il filosofo ha anche detto: "Non si è mai vista, ma nemmeno concepita in una situazione di guerra in cui un esercito esplicitamente e volutamente massacra i civili"
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“Che si chiami genocidio o meno l’orrore di Gaza non cambia. Siamo di fronte a un collasso di ogni forma del diritto come mai si era visto prima”. Così Massimo Cacciari, ospite di Accordi&Disaccordi, il talk di approfondimento condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi in onda il sabato su Nove, ha commentato il discorso di Netanyahu all’Onu, in cui il premier israeliano ha negato che sia in corso un genocidio e ha negato l’uso della fame come strumento di guerra. “Possono chiamarlo “ricostruzione lussuosa immobiliare sulla Striscia di Gaza”, ma è sempre orrore – ha detto il professore – Si vede una cosa che non si era non solo mai vista, ma nemmeno concepita in una situazione di guerra e cioè non si era mai visto un esercito (quello israeliano, ndr) che esplicitamente e volutamente massacra popolazioni civili“. Secondo il filosofo “durante la Seconda guerra mondiale si massacravano popolazioni civili perché si voleva costringere uno Stato nemico alla resa, uno Stato dotato di eserciti, dotato di armi”, ma in questo caso è diverso perché “mai si è massacrata la popolazione civile in quanto tale, mai. È un fatto epocale che in qualche modo segna una svolta nella storia della guerra, nella storia di questa barbarie. Qui l’umanità sembra per sempre condannata, ma mai si era giunti a una cosa di questo genere quindi che lo si chiami genocidio o che lo si chiami ‘vattelapesca’ non cambia assolutamente niente. E’ quella cosa lì, una cosa nuova, nel suo orrore, completamente nuova”, ha concluso Cacciari.

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