Salone dell’auto di Torino, piazze e vie diventano la vetrina della mobilità futura
Torino si prepara ad accendersi dal 26 al 28 settembre con la seconda edizione del Salone dell’Auto, una kermesse che ha scelto di vivere all’aperto trasformando il cuore della città in un palcoscenico diffuso, tra Piazza Castello, via Roma, i Giardini Reali e Piazzetta Reale. Non un salone tradizionale fatto di padiglioni e stand, ma un percorso libero e gratuito che avvicina il pubblico all’automobile rendendola parte integrante del paesaggio urbano.
L’edizione 2025 si annuncia ricca: sono attesi oltre cinquanta marchi, dalle italiane Abarth, Alfa Romeo, Ferrari, Maserati, Fiat, Lancia e Lamborghini ai grandi costruttori internazionali come BMW, Mercedes, Renault, Hyundai, Kia, Mazda, Suzuki, Peugeot e Citroën, fino alle nuove protagoniste cinesi che stanno conquistando quote di mercato con elettriche e ibride sempre più competitive. Il capoluogo piemontese diventa così osservatorio privilegiato di un settore in piena trasformazione, dove tradizione e futuro convivono e il design resta punto di contatto fra passato e innovazione.
Le anteprime nazionali non mancano: la BMW iX3, primo modello della nuova generazione Neue Klasse, debutta in Italia con oltre ottocento chilometri di autonomia e ricariche ultraveloci; Mazda svela la 6e, berlina cento per cento elettrica destinata a inaugurare un nuovo capitolo della sua storia; Hyundai sceglie il palcoscenico della Mole per presentare la Ioniq 9 affiancata da un concept che guarda al futuro; Renault riporta alla ribalta la mitica R5 nella versione E-Tech electric.
Accanto a queste, tanti brand sono presenti con i modelli già in gamma, testimonianza di una mobilità che non è solo promessa ma realtà concreta. Dal gruppo Stellantis a Mercedes, passando per Suzuki, Kia, Mazda fino a Ferrari che esporrà la 12 Cilindri, la 499P Modificata e la gamma sportiva al completo. Ma anche Maserati, Lamborghini, Lotus, Polestar fino ai cinesi con BYD, Omoda, Jaecoo, Geely, Denza, Leapmotor, Dongfeng, Voyah, M-Hero e SWM.
La rassegna non si limita alle esposizioni statiche: in Piazza Castello lato Prefettura trova spazio l’area test drive, dove i visitatori potranno salire a bordo di molte delle novità, dalle coreane Kia EV3 ed EV4 alle giapponesi Mazda 6e e CX-60, dalle Tesla Model 3 e Y alle proposte cinesi BYD, Geely EX5 e Starray EM-I Superhybrid, Omoda, fino alle Polestar 3 e 4. Un’occasione concreta per provare dal vivo auto elettriche e ibride, mettendo alla prova tecnologie e sensazioni di guida.
L’evento è pensato come festa di piazza: accanto ai test drive ci sono conferenze dedicate a sostenibilità e nuove tecnologie, incontri con designer e manager delle case automobilistiche, e un calendario che alterna giornate di sole e notti illuminate dalle installazioni fino alle ventitré. Attesi cinquecentomila visitatori, a conferma di come l’auto sappia ancora attrarre masse di appassionati e curiosi. Non è un caso che la città stia scommettendo forte su questo format, nato per essere inclusivo e spettacolare, capace di riempire strade e piazze come accade per gli eventi più popolari.
Torino torna così a esercitare un ruolo che le appartiene per storia e vocazione: non più soltanto la culla della Fiat e dell’industria, ma anche laboratorio di idee e contenitore di esperienze che fondono cultura, architettura e mobilità. Non mancano le polemiche, inevitabili quando si parla di auto nel cuore di una città che deve fare i conti con traffico e inquinamento, ma proprio la scelta di puntare su elettrico, ibrido e sostenibilità dimostra che il Salone vuole diventare un laboratorio per la transizione, un luogo dove immaginare come conciliare il piacere di guidare con le esigenze ambientali.