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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 9:13 del 23 Settembre

Corteo per Gaza a Genova, oltre 20mila persone in strada: “Meloni interrompa rapporti con Israele, sennò in piazza altre cento volte”

Studenti, lavoratori, famiglie: migliaia di persone per Gaza
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Dopo sette ore di blocco dei varchi portuali e una breve interruzione della viabilità in accesso al casello autostradale, oltre 20mila persone si sono mosse in corteo dal porto di Genova alla centrale piazza De Ferrari. Come da prassi consolidata dopo la mattanza del G8, le forze dell’ordine lasciano fiducia ai manifestanti, non si vedono camionette o agenti antisommossa e il corteo si srotola pacificamente senza i contatti avvenuti in altre parti d’Italia: “Non li cerchiamo ma non ci spaventano gli scontri se anche qui dovessero provare a fermarci – scandisce al microfono il portuale Riccardo Rudino al termine del corteo – continueremo a chiedere al governo di interrompere i rapporti con Israele e difenderemo la Flotilla”.
La mobilitazione genovese a fianco del popolo palestinese, che ha visto una crescita esponenziale a seguito della raccolta dei pacchi alimentari organizzata dal Calp e Music for peace per la missione nonviolenta della Sumud Folitlla verso Gaza, vede fianco a fianco attivisti e militanti della prima ora, insieme a persone per le quali quello di ieri era il primo sciopero: “La diversità delle componenti di questo movimento contro il genocidio e contro la guerra è una ricchezza che dobbiamo preservare andando oltre divisioni sindacali e partitiche – dice Francesco Staccioli per l’Usb, a spegnere le polemiche sulla mancata volontà da parte della Cgil e delle altre sigle di convergere in questo sciopero generale – è anche un messaggio chiaro al governo Meloni, che non può ignorare il messaggio che gli arriva a partire da Genova e dalle piazze di tutta Italia”. Scioperi, blocchi e azioni di disobbedienza civile e boicottaggio, è la linea di espressione del dissenso del metodo di azione nonviolenta che i manifestanti hanno scelto per esprimere conflittualità cercando di mantenere il consenso raggiunto in queste settimane.

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