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Beretta dona un defibrillatore al comune di Monte Isola: mi pare una carità pelosa

"Sarebbe stato più utile e generoso donare apparati sanitari alla popolazione di Gaza, augurandoci che tra le armi utilizzate per il loro massacro non ci siano quelle targate Beretta"
Beretta dona un defibrillatore al comune di Monte Isola: mi pare una carità pelosa
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Apprendo con sorpresa che sabato 20 settembre il comune di Monte Isola terrà una cerimonia di consegna di un defibrillatore donato dalla fabbrica d’armi Beretta. All’evento, organizzato in pompa magna dal Comune, saranno presenti il sindaco il comandante della Polizia Locale e l’amministratore delegato dell’azienda, Franco Gussalli Beretta. Nel suo invito alla stampa, il Comune di Monte Isola conclude con un lapidario: “Nella certezza che saprete dare il giusto rilievo alla notizia”.

L’azienda della famiglia, la holding Upifra situata in Lussemburgo, specializzata nella produzione di armi anche da guerra, nel 2024 ha registrato un utile netto in aumento passando da 14,4 a 17,7 milioni di euro, e un fatturato da capogiro di 1,7 miliardi di dollari.

Va ricordato che Monte Isola, oltre ai trasferimenti statali e regionali per la spesa corrente, da tempo dispone di ricchi sussidi pubblici per la spesa d’investimento; inoltre, l’isola lacustre introita oltre 600mila euro l’anno dalla tassa di sbarco con i quali poteva provvedere all’acquisto del defibrillatore, e non utilizzarli solo per ridurre gli oneri della Tari e e dei loculi cimiteriali per i residenti.

Ora mi chiedo se non sia eccessiva l’enfasi che il Comune vuole dare a questa “modesta” donazione, visto che il costo di un defibrillatore va dai 500 ai 1.200 euro. Quella del magnate delle armi appare una “carità pelosa”: sarebbe stato più utile e generoso donare apparati sanitari alla popolazione di Gaza, augurandoci che tra le armi utilizzate per il loro massacro non ci siano quelle targate Beretta.

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