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Armi per Israele a Ravenna, opposizioni all’attacco del governo: “Chiarisca quante situazioni simili. Serve embargo”

Il caso del carico di esplosivi che avrebbe dovuto essere caricato su un cargo scatena Pd e M5s. Schlein: "È incredibile che ancora accada". Il pentastellato Croatti: "Violato il diritto internazionale"
Armi per Israele a Ravenna, opposizioni all’attacco del governo: “Chiarisca quante situazioni simili. Serve embargo”
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Arrivate via terra dall’Austria e trasportate verso Ravenna dove avrebbero dovute essere imbarcate su un cargo di una compagnia israeliana, dirette ad Ashdod, per poi entrare in possesso dell’esercito di Tel Aviv. Il caso dei container di esplosivi nel porto della città romagnola, bloccati dall’azione congiunta di portuali ed enti locali, diventa immediatamente politico. Con il Pd che chiede al governo di chiarire quante altre “situazioni simili” avvengono in altri scali italiani e il M5s che torna a bussare alla porta dell’esecutivo invitandolo a “bloccare l’esportazione e il transito di armi e munizioni” all’Idf, impegnato nell’invasione della Striscia di Gaza.

La segretaria dem Elly Schlein ha espresso “pieno supporto” al Comune di Ravenna, alla Provincia e anche alla Regione Emilia-Romagna per aver bloccato i due container contenenti munizioni di fabbricazione ceca e ungherese: “È incredibile che questo ancora accada in Italia e chiediamo al governo quante situazioni ci sono di questo tipo, perché noi abbiamo chiesto da tempo un embargo totale di armi da e verso Israele. Se ci sono delle modalità per aggirare questo e quindi per riuscire a far arrivare comunque armamenti attraverso i porti italiani, bisogna che il governo italiano si attivi per evitarlo, per fermarlo”.

Dura anche la reazione dei Cinque Stelle: “Al ministro Tajani che continua a dire che il governo italiano non c’entra niente con il genocidio di Gaza, chiediamo perché allora il governo continua a violare le leggi italiane e il diritto internazionale scegliendo di non bloccare l’esportazione e il transito di armi e munizioni destinate all’esercito israeliano”, ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti, imbarcato sulla Global Sumud Flotilla diretta a Gaza.

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“Ricordiamo al ministro degli Esteri, responsabile per il controllo sull’export di armamenti, che la legge 185 del 1990 vieta il transito di materiali di armamento verso i Paesi in stato di conflitto armato e responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell’Ue o del Consiglio d’Europa – ha insistito Croatti – Il governo la smetta di consentire il transito in Italia di armi e munizioni per Israele con un embargo totale come quello imposto dal governo spagnolo, altrimenti la smetta di mentire sulla sua non complicità con il genocidio di Gaza”.

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