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“È stato un missile polacco e non un drone russo a colpire una casa nella regione di Lublino”

È quanto rivela la testata giornalistica polacca Rzeczpospolita: l'abitazione sarebbe stata colpita da un missile aria-aria Aim-120 lanciato da un caccia polacco
“È stato un missile polacco e non un drone russo a colpire una casa nella regione di Lublino”
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Non è stato un drone russo a colpire una casa nel villaggio di Wyryki nella regione di Lublino, al confine con la Bielorussia e l’Ucraina. I danni all’abitazione sarebbero invece stati provocati, invece, da un missile lanciato da un F-16 polacco che tentava di abbattere un velivolo a pilotaggio remoto la notte tra il 9 e 10 settembre. È quanto rivela la testata giornalistica polacca Rzeczpospolita che sconfessa così le prime ricostruzioni che parlavano dei danni al tetto e al parcheggio della casa provocati da uno dei droni russi sconfinati in territorio polacco.

Citando informazioni e fonti delle agenzie di sicurezza statali della Polonia, Rzeczpospolita riporta che l’abitazione sarebbe stata colpita da un missile aria-aria avanzato a medio raggio Aim-120 lanciato da un caccia polacco F-16 a causa, probabilmente, di un malfunzionamento del sistema di puntamento durante il volo: “Fortunatamente .- viene precisato – non è esploso grazie alla spoletta del detonatore”. La notte tra il 9 e 10 settembre in Polonia, nella zona al confine con l’Ucraina, sono state attivate le difese aeree per contrastare l’incursione di numerosi velivoli senza pilota.

Intanto l’Ufficio per la sicurezza nazionale (Bbn) polacco ha rilasciato una dichiarazione su X a nome del presidente Karol Nawrocki chiedendo di “chiarire immediatamente l’incidente. Spetta al Governo – si legge nella nota della Bbn – utilizzare tutti gli strumenti e le istituzioni disponibili per spiegare la questione il più rapidamente possibile. Non si può accettare di nascondere informazioni. Di fronte alla disinformazione e alla guerra ibrida, i messaggi trasmessi ai polacchi devono essere verificati e confermati“. Il premier polacco Donald Tusk ha reagito ribadendo che “tutta la responsabilità per i danni alla casa di Wyryki ricade sui responsabili della provocazione dei droni, ovvero la Russia”. Ed ha aggiunto che le informazioni sull’incidente saranno rese pubbliche una volta conclusa l’indagine relativa. “Non siamo mai stati così vicini a un conflitto dalla Seconda guerra mondiale”, aveva dichiarato il premier polacco, annunciando di aver chiesto l’attivazione dell’art. 4 della Nato, mentre da Mosca hanno sempre respinto le accuse al mittente. Intanto la risposta della Nato è stata quella di mettere in piedi l’operazione “Sentinella Orientale, militarizzando il confine Est.

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