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Bari, runner colpito in volto da un uovo lanciato da un’auto: “Non è un episodio isolato”

È successo a Bari, dove il corridore di 62 anni è stato ferito all'occhio, riportando un edema retinico. La società sportiva: "Sono stati aggrediti anche altri atleti durante l'attività fisica"
Bari, runner colpito in volto da un uovo lanciato da un’auto: “Non è un episodio isolato”
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Stava facendo una corsa mattutina sul lungomare quando gli è stato tirato un uovo in faccia. È successo intorno alle 6.30 a Bari, dove un runner di 62 anni è stato colpito all’occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Per l’uomo, che stava correndo in gruppo, sono stati necessari soccorsi immediati e il trasporto in ospedale con un’ambulanza del 118. Il 62enne è stato dimesso poche ore dopo, ma ha riportato un edema retinico. A denunciare l’aggressione è stata la Bari road runners, società sportiva di cui fa parte l’atleta ferito. Non sarebbe un episodio isolato.

Secondo le testimonianze, l’auto su cui viaggiava l’aggressore era seguita da un’altra macchina, con a bordo una persona che avrebbe ripreso la scena con lo smartphone. Il corridore ha denunciato alle forze dell’ordine l’accaduto. La Bari road runners segnala che non si tratta di un singolo caso, ma che invece sono diversi gli atleti e i cittadini aggrediti in città durante l’attività fisica sul lungomare. “Basta aggressioni ai runner e a tutti coloro che fanno sport all’aperto. Chiediamo sicurezza e responsabilità”, il commento di Rino Piepoli, esponente della società sportiva. “Siamo di fronte a un episodio grave, ripreso da complici che viaggiavano su un’altra auto, e non è il primo caso segnalato in città”, aggiunge Piepoli, chiedendo anche “indagini rapide per individuare e punire i responsabili, più controlli sul lungomare e nelle zone frequentate da podisti e ciclisti, collaborazione di chi ha foto/filmati o informazioni per consegnarle alle forze dell’ordine”. “Non lasciamo che la paura ci tolga il diritto di fare attività all’aperto: uniamoci per chiedere sicurezza e rispetto”, conclude la nota, che invita “chi ha visto o ripreso qualcosa a contattare subito la polizia locale e a scriverci in privato”.

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