Altri tre morti sul lavoro in 24 ore: due operai a Torino e Milano e un transfrontaliero italiano in Svizzera. Un uomo grave nel Novarese
Non si ferma la scia delle morti bianche. In 24 ore, martedì, tre persone hanno perso la vita mentre stavano lavorando. In mattinata a Leini, in provincia di Torino, un operaio è morto a seguito di un incidente in una ditta di autodemolizioni in via Meucci. L’operaio, dipendente della ditta, è rimasto schiacciato da un carro attrezzi sul quale stava effettuando dei lavori. Sul posto sono intervenuti gli ispettori dello Spresal e i Carabinieri della stazione di Leini.
A San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, un operaio di 36 anni è precipitato dal tetto di un capannone durante lavori di montaggio di pannelli solari, in via della Pace 20, nell’azienda Fer.Ol.Met. La dinamica lascia ipotizzare un cedimento del tetto.
L’altra vittima è un operaio italiano, un 48enne residente nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola transfrontaliero che lavorava nel Canton Ticino, in Svizzera. L’uomo è rimasto intrappolato all’interno del macchinario. Nonostante i tentativi di assistenza, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio a causa delle gravi ferite riportate.
Accanto alle vite spezzate, non sono mancati gli infortunati. Sulla Strada statale 3bis Tiberina – la E45 – in provincia di Terni, un uomo alla guida di un furgone ha perso il controllo del veicolo e ha invaso un cantiere, travolgendo un operaio che è rimasto ferito. E in un’azienda agricola di Casalino, nel Novarese, un uomo – anche lui di 36 anni – è caduto in una vasca di liquami. Soccorso dai sanitari del 118 è stato trasportato in codice rosso in ospedale, a causa delle esalazioni. Sul posto sono in corso i rilievi per stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Secondo il magistrato Bruno Giordano, ex direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro “chi non fa rispettare le leggi che già abbiamo, è responsabile morale delle morti sul lavoro quanto chi ne ha la responsabilità penale”