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Ultimo aggiornamento: 9:00 del 16 Settembre

Crosetto: “Non siamo pronti a un attacco russo. Dobbiamo mettere il Paese nella condizione di difendersi”

"Non lo siamo perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent'anni e quindi i vent'anni non si recuperano in un anno o in due anni"
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“Non siamo pronti né ad un attacco russo né ad un attacco di un’altra nazione, lo dico da più tempo. Penso che abbiamo il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci: non dico Putin, dico chiunque”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della presentazione a Roma del bilancio del tour mondiale del Vespucci.

“Non lo siamo perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent’anni e quindi i vent’anni non si recuperano in un anno o in due anni”. Riguardo ad un possibile coordinamento italiano in ottica difensiva all’Est afferma: “Siamo tra i primi contributori in assoluto nella Nato sul fianco est. Ma abbiamo anche il fianco sud e quindi credo che il contributo dato finora su quello Est sia abbastanza. Se poi dovremmo incrementarlo, ci verrà formalmente chiesto: su questo ad oggi ho visto solo una dichiarazione di Rutte, ma non una formale richiesta all’Italia. Se ci verrà chiesto decideremo”.

Parlando dell’Ucraina, Crosetto si è augurato “un’accelerazione da parte della comunità internazionale nelle prossime settimane perché non abbiamo più tempo da perdere”. “Il clima così a fattori invariati, non può che peggiorare – ha continuato – È un clima peggiorato rispetto a quello che abbiamo adesso non può che essere un clima drammatico per tutti noi. Abbiamo il dovere di fare qualunque cosa per invertire la rotta verso un dirupo che mi pare di vedere inarrestabile e anzi sempre più veloce”.

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