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L’UE anticipa la revisione sugli obiettivi CO2 2035 e propone di puntare sulle piccole auto elettriche

Nella riunione con i leader del settore a Bruxelles, la presidente Von der Leyen ha discusso nuove misure per sostenere la transizione
L’UE anticipa la revisione sugli obiettivi CO2 2035 e propone di puntare sulle piccole auto elettriche
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La Commissione Europea ha deciso di anticipare la revisione dell’ambizioso obiettivo di riduzione del 100% delle emissioni di CO2 per auto e furgoni nuovi, inizialmente fissata per il 2026. La mossa arriva in risposta alle crescenti pressioni da parte dell’industria automobilistica, che ritiene sempre meno realistica la scadenza del 2035 per l’eliminazione dei motori a combustione interna.

Il dibattito si inserisce in un contesto di rallentamento nella diffusione dei veicoli elettrici (EV), con le vendite ben al di sotto delle previsioni. In particolare, la penetrazione degli EV nel mercato dei furgoni resta limitata, con una quota dell’8,5%, circa la metà rispetto a quella delle auto elettriche. La Commissione, secondo fonti interne, valuterà quindi con attenzione la situazione dei veicoli commerciali leggeri nel quadro della revisione.

Parallelamente, Bruxelles si prepara a introdurre una nuova categoria normativa per le piccole EV, che potrebbe godere di agevolazioni fiscali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali. L’idea è sostenuta da diversi leader del settore, tra cui l’ex CEO di Renault, Luca de Meo, e il presidente di Stellantis, John Elkann, che in una recente intervista hanno definito la creazione di una normativa specifica per le city car elettriche una questione “strategica”.

I due dirigenti, insieme a quelli di Bmw, Mercedes, Volkswagen e Renault, hanno lanciato l’allarme sulle vendite auto in Europa, giudicate “disastrose”, e hanno avvertito che, senza interventi correttivi, potrebbero essere necessarie decisioni dolorose per il comparto produttivo entro i prossimi tre anni.

Anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha espresso sostegno all’iniziativa, auspicando la nascita di una “E-car europea” che sia pulita, efficiente, leggera e soprattutto accessibile, prodotta interamente in Europa attraverso filiere continentali.

Nel corso del terzo e ultimo incontro del “Dialogo Strategico” con i vertici dell’industria automobilistica europea, tenutosi il 12 settembre a Bruxelles, Von der Leyen ha ribadito la necessità di rafforzare la competitività del settore e sostenere l’innovazione, anche attraverso una maggiore flessibilità tecnologica. Tra le ipotesi al vaglio, infatti, vi è l’inclusione di carburanti CO2-neutri, come i biocarburanti, o di soluzioni ibride come i plug-in o gli “range extender“, per evitare un abbandono forzato dei motori a combustione interna.

La strada verso il 2035 resta dunque incerta. L’UE cerca un difficile equilibrio tra ambizioni climatiche, sostenibilità industriale e accessibilità per i consumatori. La direzione, tuttavia, appare chiara: l’Europa vuole guidare la transizione verso una mobilità elettrica. Ma ci vorranno realismo, tempi giusti e soprattutto attenzione alla competitività del proprio tessuto produttivo.

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