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Festa del Fatto Quotidiano

Ultimo aggiornamento: 8:44 del 12 Settembre

“Alle commemorazioni per le stragi ci sono personaggi ambigui, ecco perché non partecipo”: la confessione di Scarpinato alla Festa del Fatto

E il senatore M5s invita a "restare uniti e combattere": "Gli impediremo di dormire sonni tranquilli"
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“Devo confessarvi che da qualche tempo evito di partecipare alle commemorazioni ufficiali degli anniversari delle stragi del 1992 e del 1993 per due motivi”. Inizia così l’intervento dell’ex magistrato e senatore M5s Roberto Scarpinato, che dal palco della Festa del Fatto Quotidiano a Roma ha parlato de “I pezzi mancanti delle stragi” (qui l’incontro integrale). Il motivo? “Evitare di trovarmi accanto in queste cerimonie a personaggi ambigui che rivestono cariche politiche e istituzionali, i quali in pubblico si battono il petto per le vittime delle stragi e si sperticano in lodi per Falcone e Borsellino, e poi nel privato, dietro le quinte, non si fanno alcuno scrupolo di tenere fruttuosi rapporti con noti colletti bianchi della mafia”, ha spiegato il senatore.

Al termine del suo intervento, nel quale non ha risparmiato anche attacchi alla maggioranza di governo, Scarpinato ha invitato tutti a “restare uniti e combattere” senza “farsi intimidire e senza mai cedere alla rassegnazione”.

“Se non sarà possibile pervenire ad una completa verità processuale sulle stragi del 1992 e del 1993, dobbiamo batterci insieme per impedire che almeno non venga insabbiata la verità storica – ha detto dal palco – Una società che viene privata della memoria e della conoscenza della verità storica del proprio passato, smarrisce se stessa. Diviene una società zombi manipolabile dai potenti di turno”.

“Sino a quando ci impediranno di potere sognare una Italia migliore, noi gli impediremo di dormire sonni tranquilli”, ha concluso.

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