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L’ammissione di Harris su Biden: “Sconsiderato correre per secondo mandato, era stanco”

L'ex vicepresidente critica la decisione di Biden di ricandidarsi e accusa lo staff della Casa Bianca: "La decisione non avrebbe dovuto essere lasciata all’ego di un individuo"
L’ammissione di Harris su Biden: “Sconsiderato correre per secondo mandato, era stanco”
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Per la prima volta Kamala Harris attacca apertamente Joe Biden. L’ex vicepresidente ha definito la scelta dell’ex presidente di correre per un secondo mandato contro Donald Trump “un atto di sconsideratezza”, una decisione che “non avrebbe dovuto essere lasciata all’ego di un individuo”. Le sue riflessioni sono contenute in 107 Days, il libro di memorie in uscita negli Stati Uniti e anticipato da The Atlantic, che racconta le tensioni interne alla Casa Bianca durante la campagna per le Presidenziali del 2024.

Harris ha accusato le persone attorno al presidente di aver lasciato lui e la first lady Jill “da soli”. “È una loro decisione. Lo dicevamo tutti, come un mantra, come se fossimo stati ipnotizzati. È stata gentilezza o incoscienza? Col senno di poi, credo che sia stata una decisione sconsiderata”, scrive Harris, spiegando di non aver mai forzato Biden al ritiro per lealtà istituzionale e per evitare di essere accusata di ambizione personale. “Tra tutte le persone alla Casa Bianca, ero nella posizione peggiore per convincerlo a farsi da parte. Se lo avessi fatto, avrebbe visto il gesto come egoista, magari come un tradimento. Eppure l’unico messaggio che volevo dargli era: non permettere che l’altro vinca”.

Harris respinge con decisione le accuse di aver coperto problemi di salute del presidente. “Biden era un uomo intelligente, esperto, con profonda convinzione. Anche nel suo giorno peggiore era più competente e compassionevole di Trump nel suo giorno migliore”. Ma ammette che l’età avanzata (Biden ha 81 anni, ndr) abbia avuto un peso: “Joe aveva iniziato a essere stanco. Non sorprende che il disastroso dibattito televisivo sia arrivato subito dopo due viaggi in Europa e un volo sulla West Coast per una raccolta fondi”. E conclude: “Non credo si trattasse di incapacità. Se lo avessi pensato, lo avrei detto. Per quanto sia leale al presidente Biden, resto più leale al mio Paese”.

La candidata sconfitta da Trump si è anche scagliata contro lo staff della Casa Bianca che a suo dire non l’ha supportata quando era vicepresidente, affermando che il team di Biden non voleva che lei oscurasse il suo capo. “Quando le storie erano ingiuste o inaccurate, la cerchia ristretta del presidente sembrava accettarle. Anzi, sembrava che volessero che fossi messa più in difficoltà”, scrive l’ex numero due.

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