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Trump ospiterà il G20 del 2026 nel suo golf club di Miami: “Mi piacerebbe venissero anche Putin e Xi Jinping”. Wp: “Pensa ai suoi interessi personali”

Il presidente Usa: "Potrei invitare il leader russo e quello cinese come osservatori". Il tycoon non andrà al vertice di quest’anno in Sudafrica, previsto per novembre. Al suo posto ci sarà il suo vice Jd Vance
Trump ospiterà il G20 del 2026 nel suo golf club di Miami: “Mi piacerebbe venissero anche Putin e Xi Jinping”. Wp: “Pensa ai suoi interessi personali”
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Tutti ospiti di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che nel 2026 il G20 si terrà a Miami, in Florida. Nello specifico, la riunione sarà organizzata nel golf club del tycoon, a Doral. È stato lo stesso Trump ad annunciarlo, sottolineando che gli Stati Uniti non ospitavano questo vertice dall’incontro di Pittsburgh, nel 2009. Da bravo padrone di casa, sarà lui a fare gli inviti. E sulla lista preliminare ci sono anche il presidente russo, Vladimir Putin, e quello cinese, Xi Jinping. “Mi piacerebbe se venissero – ha commentato Trump -. Potrei invitarli come osservatori, non so se vorranno esserlo”, ha aggiunto, specificando che non andrà al vertice di quest’anno in Sudafrica, previsto per novembre. Al suo posto ci sarà il vice presidente Jd Vance.

Trump ha fatto notare che la conferenza si terrà a dicembre 2026, un periodo dell’anno in cui gli hotel della Florida meridionale sono spesso pieni. Doral invece, sostiene, ha lo spazio necessario per ospitare tutti ed è ideale per la sua vicinanza all’aeroporto della città. Già a fine luglio Cnn e Blomberg avevano rivelato che Trump intendeva ospitare il vertice nel suo golf club di Doral. Nel 2020 il presidente aveva pianificato di ospitare il vertice del G7 nello stesso resort, all’epoca del suo primo mandato, ma alla fine cambiò idea dopo l’ondata di indignazione per la decisione di usare una sua proprietà, che aveva sollevato timori per potenziali conflitti d’interesse.

“È la location migliore, è bellissima, tutto è bellissimo”, ha detto Trump, aggiungendo: “Non ci guadagneremo nulla. Stiamo facendo un accordo per cui non ci saranno soldi in ballo. Voglio solo che vada bene”, ha concluso. Il sindaco di Miami, Frances Suarez, che ha partecipato all’annuncio nello studio Ovale, ha detto che questo evento li “mette sulla mappa globale”. E ha anche riconosciuto che per tutta l’area “è un boom tremendo per l’economia”. “Come il presidente sa – ha aggiunto Suarez -. Lui ha molteplici asset nel settore dell’ospitalità”.

La scelta di Trump “riflette l’approccio senza vincoli che il Presidente ha adottato nel suo secondo mandato, senza i guardrail che un tempo lo limitavano quando si trattava di mischiare interessi personali e suo ruolo pubblico”, scrive il Washington Post. Mentre per il New York Times, “il piano violerebbe regolamenti etici e il codice penale che proibiscono conflitti di interessi per i dipendenti del governo, non fosse che Trump è presidente ed è esente da tali regole. La Corte suprema lo scorso anno ha infatti sancito che i presidenti beneficiano di una immunità ampia ma non piena per gli atti ufficiali commessi quando sono in carica”. “Dal suo ritorno alla Casa Bianca – prosegue il quotidiano newyorkese -. Trump si è mosso aggressivamente per monetizzare la presidenza, dando il via libera a iniziative imprenditoriali che sarebbero state un tempo considerate come impensabili eticamente”.

Anche se Trump ha asserito che non ci guadagnerà, precisando che il resort metterà in conto ai suoi ospiti solo i costi vivi, la decisione di organizzare il vertice G20 al Doral potrebbe portare incassi ingenti nelle casse private del presidente, con le delegazioni dei Paesi che dovranno sistemarsi nel golf club per diversi giorni. Contrariamente ai vertici G7 che si svolgono in resort esclusivi e castelli, i G20 si svolgono usualmente in siti meno esclusivi e più ordinari. Nel 2009, l’ultimo vertice ospitato negli Stati Uniti, si era svolto in un centro congressi di Pittsburgh.

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