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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 9:02 del 5 Settembre

Battello sul Tevere in solidarietà della Global Sumud Flotilla: “Missione rappresenta l’insofferenza che tutto il popolo ha per Gaza”

Durante il tragitto i manifestanti hanno intonato diversi cori per chiedere la fine del genocidio
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Tantissime le bandiere e gli striscioni della Palestina che, a bordo di uno degli storici “barconi” romani, hanno risalito, per circa un’ora, le acque del fiume Tevere. La navigazione tra i monumenti della capitale è stata organizzata da diverse associazioni come Liberi Cittadini per la Palestina, i Sanitari per Gaza e BDS Roma, per portare solidarietà alla Global Sumud Flotilla, la flotta di imbarcazioni partita da vari paesi europei con l’obiettivo di consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. “Noi vogliamo far sentire il nostro supporto alla missione della Sumud Flotilla – spiega Antonella Moschillo di Liberi Cittadini per la Palestina – e vogliamo anche far sapere alle istituzioni che noi dal basso siamo vicini a questa azione, perché rappresenta tutta l’insofferenza che il popolo ha per la situazione di Gaza.” Il battello è partito ed è tornato a Castel Sant’Angelo muovendosi verso nord. Durante il tragitto i manifestanti, circa un centinaio, hanno intonato diversi cori per chiedere la fine del genocidio, esprimendo vicinanza alla popolazione che sta vivendo una situazione drammatica, tra carestia e attacchi israeliani. “Questa non è una missione che dovrebbe spettare ai civili, ma ai nostri governi – spiega Simona Mattia, portavoce di Sanitari per Gaza – il nostro governo dovrebbe interrompere il blocco navale, che è illegale e portare aiuti al popolo palestinese.” Al termine della navigazione i manifestanti hanno chiesto a gran voce di continuare il giro oltre Ponte Sisto, verso San Pietro e l’Isola Tiberina. Percorso che però, è stato loro interdetto dalle forze di Polizia.

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