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Fermo a Mediterranea, Piantedosi: “E’ lo Stato a contrastare i trafficanti, non le ong”. Fratoianni: “Faccia tosta”

A causa delle condizioni psicofisiche delle persone soccorse e del meteo, la nave aveva deciso di sbarcare nel porto di Trapani anziché proseguire per Genova, come indicato dal Viminale.
Fermo a Mediterranea, Piantedosi: “E’ lo Stato a contrastare i trafficanti, non le ong”. Fratoianni: “Faccia tosta”
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“È lo Stato che contrasta i trafficanti di esseri umani e gestisce e coordina i soccorsi in mare. Non le Ong”. Lo scrive il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi su X postando una foto della nave di Mediterranea Saving Humans e la notizia del fermo dell’imbarcazione per aver disobbedito alle disposizioni del Viminale, sbarcando i migranti soccorsi nel porto di Trapani anziché proseguire per quello di Genova, indicato dal ministero. “Un provvedimento osceno”, lo ha definito Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans. “Bloccano in porto una nave che sarebbe pronta a partire per continuare la sua attività di soccorso, attività necessaria visto il tragico bilancio dei naufragi delle scorse settimane a sud di Lampedusa”. La nave di Mediterranea aveva soccorso 10 persone gettate in mare dai libici tra martedì e mercoledì scorsi. “Le onde in mare erano alte più di due metri e mezzo”, aveva spiegato la ong, che aveva chiesto un porto più vicino alla luce delle condizioni psicofisiche dei naufraghi e del meteo. Più tardi, comandante e capomissione avevano deciso di fare rotta sul più vicino porto di Trapani, dove sono poi sbarcati sabato sera. “Nel pomeriggio di oggi Questura, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto di Trapani hanno notificato a bordo a comandante e armatore il verbale con cui la nave Mediterranea viene colpita dalle misure previste dal Decreto Legge Piantedosi: sanzione pecuniaria fino a 10mila euro e fermo amministrativo la cui durata sarà decisa dal Prefetto di Trapani entro i prossimi 5 giorni”, ha poi scritto Mediterranea in una nota del 25 agosto.

“Ministro Piantedosi, ci vuole davvero tanta faccia tosta a scrivere (o far scrivere) che è lo Stato a contrastare i trafficanti di esseri umani e a gestire i soccorsi in mare e non le ong. Ci vuole davvero faccia tosta dopo aver liberato con tutti gli onori un trafficante come Almasri o assistere inerte a banditi libici, foraggiati dal suo governo, che sparano sulle navi di soccorso”. Lo scrive su X Nicola Fratoianni di Avs. “Ci vuole davvero faccia tosta a scrivere queste cose dopo la strage di Cutro e le morti quotidiane che avvengono nel Mediterraneo in assenza di soccorsi istituzionali. Volete gestire i soccorsi? Volete contrastare i trafficanti di esseri umani? Fatelo una buona volta”. A difendere Piantedosi e il provvedimento di fermo era stato invece il partito della premier Giorgia Meloni. “il governo ha semplicemente fatto rispettare una legge che ha introdotto e che finora ha garantito una gestione ordinata del fenomeno dell’immigrazione irregolare”, ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany. Che proprio con Fratoianni se l’era presa: “L’affermazione di un deputato della Repubblica, come Nicola Fratoianni, che per difendere il comportamento di Mediterranea incita alla violazione delle nostre leggi, mostrando disprezzo assoluto verso la democrazia, è vergognosa e inaccettabile, oltre che un insulto ai milioni di italiani che si sono espressi nelle urne per regolamentare il fenomeno migratorio e ricondurlo in una cornice di legalità”.

Contrarietà al provvedimento di fermo è stata espressa anche dal Pd. Ancora, sulle parole del ministro, il segretario di +Europa Riccardo Magi: “Piantedosi oggi ha toccato il fondo: per giustificare il fermo della nave Mediterranea dice che è il governo a contrastare i trafficanti, gestendo e coordinando i soccorsi in mare. Esattamente, a cosa si riferisce Piantedosi? Combatte i trafficanti rispedendo il loro capo Almasri in Libia con aereo di Stato, nonostante fosse ricercato dalla CPI proprio per gravissimi crimini commessi ai danni di migranti vittime di traffico di persone? Oppure il ministro si riferisce al salvataggio di Cutro? La verità è che senza le Ong il Mediterraneo sarebbe un cimitero molto più grande e il governo italiano dovrebbe ringraziare le Ong per l’opera di salvataggio che ogni giorno fanno nei mari. Ma Piantedosi ormai è senza ritegno e le sue parole fanno il paio con la richiesta, un pò naïf, della commissione europea alla Libia di spiegare gli spari contro l’Ocean Viking. La risposta è molto semplice: quello libico è un regime criminale che tortura e uccide i migranti e che spara contro le navi che salvano vite. Tutto questo finanziato dall’Europa e dall’Italia, con le motovedette italiane date in regalo al regime libico. L’Italia è complice degli scafisti e la Commissione europea non è da meno. Serve una missione europea di salvataggio, altro che l’inazione del governo Meloni, altro che richiesta di spiegazioni alla Libia, il cui protocollo dovrebbe essere subito sospeso”.

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