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Gioia del Colle, bimbo di 11 anni riceve insulti e sputi per il colore della sua pelle: la madre denuncia sui social

Figlio di una mamma italiana e di un papà nigeriano, il piccolo ha subito "un'aggressione a tutti gli effetti". La donna racconta l'episodio "perché non debba succedere mai più". Il sindaco Mastrangelo: "Brutto episodio di discriminazione"
Gioia del Colle, bimbo di 11 anni riceve insulti e sputi per il colore della sua pelle: la madre denuncia sui social
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Insulti a sfondo razziale, offese e sputi in faccia e sulla sua bici: è quanto ha dovuto subire un bimbo di 11 anni di Gioia del Colle (Bari), figlio di una mamma italiana e di un papà nigeriano. La sera di venerdì 22 agosto era la prima volta che il bambino usciva da solo con i suoi amichetti, quando la serata è sfociata in “un’aggressione a tutti gli effetti”. A raccontarlo al Quotidiano di Puglia è stata la madre dell’11enne.
La donna, che lavora nel sociale, ha raccontato all’Ansa di aver voluto rendere noto l’episodio “perché non debba succedere mai più”. “Mio figlio sta meglio ma è stato un trauma, un’aggressione a tutti gli effetti, e col passare dei giorni emergono nuovi particolari. Pare che siano partiti in tre, poi gli altri si sono defilati ed è rimasto solo un ragazzino un po’ più grande di lui”, ha raccontato la madre. Sebbene “il segno di questa cosa rimarrà”, “un paese intero si è sollevato e lui si è sentito protetto”, ha raccontato ancora la donna. “Anche il sindaco lo ha chiamato. C’è stata una comunità che ha gridato allo scandalo. Non è la prima volta che viene bullizzato per il colore della sua pelle ma questa volta si è oltrepassato il limite”, ha aggiunto la mamma del bimbo.
Giovanni Mastrangelo, sindaco di Gioia del Colle, interpellato dall’Ansa ha commentato la vicenda: “È un episodio per il quale ci attiveremo anche come servizi sociali, per comprendere come sia potuto accadere in una fascia d’età così giovane, che sia maturata questa idea di discriminazione. Analizzeremo sicuramente il contesto familiare”. Il primo cittadino ha anche raccontato della telefonata con l’11enne: “Si è spaventato, ci è rimasto male. È un bambino dolcissimo, bravo. Ed è stato contento delle tante manifestazioni di solidarietà che sono arrivate, anche dai suoi amici di classe”. “Un episodio così brutto che sfocia in una discriminazione, nella nostra comunità non c’è mai stato. Noi abbiamo centri di accoglienza con profughi dall’Ucraina, dall’Africa, non abbiamo mai avuto nessun problema di accoglienza e non voglio che la città ora venga alla ribalta in maniera negativa”, ha aggiunto Mastrangelo.

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