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Non solo Bernie Sanders, anche la pasionaria trumpiana Marjorie Taylor Greene chiede agli Usa di mettere fine alla carestia a Gaza

I due membri del Congresso, su posizioni diametralmente opposte, si schierano dalla stessa parte per chiedere la fine della fame nella Striscia e lo stop agli aiuti finanziari e militari a Israele
Non solo Bernie Sanders, anche la pasionaria trumpiana Marjorie Taylor Greene chiede agli Usa di mettere fine alla carestia a Gaza
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Due membri del Congresso americano con posizioni diametralmente opposte sono dalla stessa parte quando si tratta di mettere fine alla carestia a Gaza. Il senatore indipendente del Vermont Bernie Sanders, considerato un socialista nel panorama politico statunitense, e Marjorie Taylor Greene, repubblicana di estrema destra della Georgia, si trovano nello stesso schieramento nella battaglia a favore della popolazione della Striscia.

“Cerchiamo di essere chiari: il presidente Trump ha il potere di porre fine alla fame del popolo palestinese – ha scritto Sanders su X – Invece non sta facendo nulla mentre guarda questa carestia svolgersi. Quando è troppo, è troppo. Niente più dollari dei contribuenti americani per la macchina da guerra di Nethanyahu“. Anche Greene si è esposta per una maggiore compassione nei confronti dei palestinesi dopo che le Nazioni Unite hanno ufficialmente dichiarato che a Gaza è in corso una carestia. “Le persone innocenti di Gaza non hanno ucciso e rapito le persone innocenti in Israele il 7 ottobre. Proprio come abbiamo parlato e abbiamo avuto compassione per le vittime e le famiglie del 7 ottobre, come possono gli americani non parlare e avere compassione per le masse di persone innocenti e bambini a Gaza?”, ha scritto la trumpiana della Georgia.

Greene ha sottolineato come l’aiuto finanziario e militare degli Stati Uniti a Israele significhi “che ogni contribuente degli Stati Uniti sta contribuendo alle azioni militari di Israele. Non so voi, ma io non voglio pagare per un genocidio in un Paese straniero contro un popolo straniero per una guerra straniera con cui non ho nulla a che fare”, ha concluso la deputata repubblicana.

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