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Ucraina, Trump e l’Ue si scontrano sul cessate il fuoco. Merz e Macron: “È necessario”. Il tycoon: “Si può fare la pace combattendo”

L'asse franco-tedesco insiste per una tregua prima del trilaterale Usa-Ucraina-Russia. Ma Trump rimane fedele alla posizione di Putin
Ucraina, Trump e l’Ue si scontrano sul cessate il fuoco. Merz e Macron: “È necessario”. Il tycoon: “Si può fare la pace combattendo”
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Vladimir Putin ha aperto a garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Sullo scambio di territori Kiev attende di vedere le proposte sul tavolo. Ma è sul cessate il fuoco che sembra mancare ancora l’intesa. Zelensky e gli alleati europei lo pretendono prima del possibile trilaterale tra i presidenti americano, russo e ucraino, ma il leader di Mosca, nel corso dell’ultimo incontro in Alaska con l’omologo Usa, sembra aver confermato il proprio veto: nessuno stop alla guerra senza un accordo di pace definitivo.

È questo il punto sul quale rischiano di incagliarsi gli sforzi delle parti che, a Washington, hanno prodotto sforzi reciproci nel tentativo di avviare concretamente un processo che porti alla fine della guerra tra Russia e Ucraina. A parole, tutti hanno manifestato la propria soddisfazione per i progressi fatti. Lo ha detto ovviamente Trump, lo ha sottolineato più volte Zelensky parlando del “miglior incontro avuto col presidente americano” e lo hanno ribadito anche i rappresentanti di Nato e dei Paesi Ue presenti al tavolo. A rompere un idillio anche troppo smaccato ci ha pensato l’asse franco-tedesco quando ha preso la parole il cancelliere Friedrich Merz: “Oggi si è aperta una porta – ha detto -, ma i prossimi passi saranno i più difficili. Al prossimo meeting vogliamo vedere una tregua, non posso immaginare che possa avere luogo senza un cessate il fuoco. Lavoriamo su questo, proviamo a mettere pressione sulla Russia perché la credibilità dei nostri sforzi oggi dipendono almeno dal raggiungimento di una tregua”.

A queste parole Donald Trump, che nel corso della precedente conferenza stampa congiunta con Zelensky aveva escluso la possibilità di uno stop alle ostilità senza un accordo di pace, ha replicato che il passaggio, a suo parere, non è necessario, ben consapevole del duro lavoro che richiederebbe convincere Putin su questo punto: “Non è necessario. Mi piace l’idea di una tregua, ma un’intesa si può raggiungere mentre si combatte“, come accaduto nelle sei guerre che “ho risolto” negli ultimi sei mesi, ha detto.

Precisazione che, però, non sembra aver fatto cambiare idea ad alcuni leader Ue. E a prendere la parola, poco dopo, è Emmanuel Macron che rilancia il messaggio del leader di Berlino: “Devo sottolineare che qui, attorno a questo tavolo, tutti sono a favore della pace. E lavoriamo molto e abbiamo lavorato molto negli ultimi anni per ottenere una pace che sia solida e di lunga durata. Ecco perché l’idea di un incontro trilaterale è molto importante, è l’unico modo per risolvere la situazione. Inoltre, credo che, come seguito, probabilmente sarà necessario anche un incontro quadrilaterale perché quando parliamo di garanzie di sicurezza ci riferiamo alla sicurezza dell’intero continente europeo. Ed è per questo che siamo qui tutti uniti con l’Ucraina su questo punto. Per organizzare un tale incontro trilaterale, la sua idea di chiedere una tregua, o almeno di fermare le uccisioni, come abbiamo discusso, è una necessità. E tutti noi sosteniamo questa idea”.

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