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Mattarella: “La strage di Sant’Anna simbolo degli orrori delle SS e delle esecrabili complicità fasciste. Oggi nuove ombre spettrali”

L'anniversario dell'eccidio in cui furono trucidate oltre 500 persone, di cui oltre 100 tra bambini e ragazzi. Il capo dello Stato: "Qui la Repubblica ha le sue radici profonde"
Mattarella: “La strage di Sant’Anna simbolo degli orrori delle SS e delle esecrabili complicità fasciste. Oggi nuove ombre spettrali”
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“Uno spaventoso calvario, divenuto simbolo degli orrori delle guerre, della logica di annientamento delle SS, delle disonorevoli ed esecrabili complicità fasciste“. E’ la definizione data dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, di cui ricorre oggi l’81esimo anniversario, una delle più sanguinose stragi compiute dalle truppe occupanti tedesche con la collaborazione dei fascisti italiani. Furono trucidate oltre 500 persone: donne, anziani, sfollati, tantissimi bambini. I loro corpi vennero accatastati e bruciati. A Sant’Anna si è tenuta la consueta cerimonia: quest’anno l’orazione è stata affidata alla sindaca di Genova Silvia Salis, accolta dal primo cittadino di Stazzema Maurizio Verona. “La Repubblica – aggiunge il presidente nel suo messaggio inviato a Stazzema – riconosce in questo luogo di martirio, in questo sacrario civile, una delle sue più profonde radici. Dall’abisso del dolore e della sofferenza la comunità di Stazzema e, con essa, l’Italia intera, hanno trovato le forze per riscattare la disumanità degli oppressori, per edificare su basi nuove la dignità delle persone, la libertà per tutti, la democrazia, la pace”. Da qui il capo dello Stato sottolinea che “la memoria è la condizione che tiene unite le generazioni nel progredire dell’identità di un popolo, tiene vigili le coscienze perché violenza, odio, volontà di dominio non abbiano a prevalere”. “Oggi le guerre tornano a gettare le loro ombre spettrali, con la ferocia che la storia già ci aveva mostrato e che speravamo per sempre dissolta. L’eccidio di Stazzema, la ferita indelebile impressa nella nostra storia, rappresenta un pungolo per richiamare alla responsabilità di respingere la violenza dell’uomo contro l’uomo, per costruire convivenza, rispetto del diritto fra eguali. La centralità della persona umana e il valore della comunità in cui vive sono il lascito esigente di chi vissuto gli orrori e lavora per ricostruire”.

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A ricordare il sangue di Sant’Anna anche i presidenti delle Camere Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa con una differenza delle parole utilizzate (e non) che salterà all’occhio del lettore: “A 81 anni dall’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema – scrive Fontana in una nota -, rinnoviamo il ricordo di una pagina terribile della storia del Novecento. La memoria di quanto accaduto deve farsi sempre più coscienza dell’atroce barbarie che venne consumata contro innocenti e del prezzo altissimo che fu pagato per la conquista delle libertà. Un pensiero profondo e rispettoso alle famiglie delle vittime, a cui ci stringiamo nel ricordo e nel dolore”. “Eccidio di Sant’Anna di Stazzema: una pagina vergognosa della nostra storia che tutti ricordano con lo stesso dolore e la stessa esecrazione” dichiara il presidente del Senato in un post su facebook.

Tra i leader di partito è intervenuta la segretaria del Pd Elly Schlein: “A Sant’Anna di Stazzema la ferocia nazifascista ha ucciso e oltraggiato mostrando il suo vero volto. Resta intatto ancora oggi il dolore e restano intatte le ragioni per non dimenticare mai e continuare a difendere i valori sui quali si fonda la nostra democrazia, anche alla luce di quello che sta accadendo nel mondo. La coscienza civile e la memoria collettiva sono argini che non dobbiamo mai dimenticare di costruire e fortificare”.

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