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Israele, rilasciato Don Ferdinando Capovilla: “Sanzioni per chi bombarda moschee e chiese”

Il sacerdote di Pax Christi, bloccato ieri all’aeroporto di Tel Aviv per motivi di "pubblica sicurezza", ha annunciato il rilascio sui social: si imbarcherà su un volo diretto in Grecia
Israele, rilasciato Don Ferdinando Capovilla: “Sanzioni per chi bombarda moschee e chiese”
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Don Ferdinando Capovilla ripartirà questa notte da Israele. “Sono libero! Mi hanno fatto uscire ora. Restituito cellulare e valigia. Tutto bene. Aspetto che se ne vadano le ultime mie due guardie per scrivervi queste righe. Volo per la Grecia stanotte”, ha scritto sui social il sacerdote veneziano di Pax Christi che era stato bloccato all’aeroporto di Tel Aviv per un “diniego di ingresso“. “Basta una riga – prosegue il post di Capovilla – per dire che sto bene, mentre le altre vanno usate per chiedere sanzioni allo stato che tra i suoi ‘errori’ bombarda moschee e chiese mentre i suoi orrori si continua a fingere che siano solo esagerazioni. Non autorizzo nessun giornalista a intervistarmi sulle mie sette ore di detenzione se non scrivono del popolo che da settant’anni è prigioniero sulla sua terra“, ha concluso.

Don Capovilla era stato bloccato ieri all’aeroporto di Tel Aviv per motivi di “pubblica sicurezza o in considerazione dell’ordine pubblico”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva dato istruzione ai diplomatici dell’ambasciata d’Italia di seguire il caso con le autorità israeliane. Al sacerdote, da sempre impegnato in iniziative per la pace e che ha anche scritto un libro su Gaza, sono stati riconsegnati valigia e cellulare ma deve comunque lasciare il Paese e per questo sta per imbarcarsi su un volo diretto in Grecia. Il religioso faceva parte di un gruppo di pellegrini di diretti a Gerusalemme per intraprendere un pellegrinaggio “di pace e giustizia”. Il gruppo, guidato dal presidente di Pax Christi, monsignor Giovanni Ricchiuti, hanno potuto continuare il viaggio in Terrasanta.

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