Operaio trovato ferito in un prato nel Torinese: “Lavorava in nero a una villetta”. Denunciati i proprietari
Un muratore rumeno di 47 anni è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato rinvenuto incosciente in un prato nelle campagne di Ciriè, nel Torinese, giovedì 7 agosto. L’uomo, un operaio di origine romena, indossava abiti da lavoro, segnale che ha insospettito il personale sanitario e fatto scattare le indagini dei Carabinieri. Secondo una prima ricostruzione l’operaio stava lavorando in nero alla costruzione del balcone di una villetta quando questo è crollato: l’uomo è rimasto ferito dalle macerie e dai ferri incastonati nella muratura. Il sospetto degli inquirenti è che a quel punto le persone che si trovavano con lui, cioè il proprietario dell’edificio in costruzione, sua moglie e il direttore dei lavori (tutti italiani) lo abbiano caricato in macchina per poi abbandonarlo nelle campagne e chiamare i Carabinieri sostenendo di averlo trovato mentre erano di passaggio.
Al momento l’area dei lavori è sotto sequestro e i tre sono stati denunciati per omissione di soccorso, lesioni personali e abbandono di persona incapace. A un primo interrogatorio hanno risposto di non ricordare. L’operaio è in gravi condizioni ed è ricoverato in prognosi riservata, ma non si trova in pericolo di vita. La Cgil Torino esprime “indignazione e profonda preoccupazione” per l’accaduto: “Nessun lavoratore deve rischiare la vita per guadagnarsi da viver e nessuno dovrebbe essere abbandonato da solo in condizioni disumane dopo un infortunio. Questo problema è legato a doppio filo con l’assenza di controlli, ispezioni e sanzioni, e di una presa di coscienza reale sulla profondità del problema”, denuncia la segretaria provinciale Sarah Pantò.