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Corteo contro il Ponte a Messina: almeno 7mila in piazza. “Tutta la forza di questa gente per fermare i cantieri”

Politici, sindacalisti, semplici cittadini protestano contro il progetto della grande opera. Partecipazione raddoppiata dopo l'annuncio dei primi lavori in autunno
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Salvini mangia quattrini”, recita uno degli slogan che sfilano contro il ponte sullo Stretto. Più di 7 mila persone, almeno il doppio delle stesse dell’anno scorso hanno marciato per le vie del centro di Messina per dire no alla grande opera. Un numero che ha fatto esultare gli organizzatori: “Tutta la forza di questo corteo deve essere spesa per fermare cantieri che si preannunciamo infiniti. Per fermare l’emorragia di risorse pubbliche che verrebbero strappate ai bisogni primari inevasi: acqua, istruzione, sanità, sicurezza sismica, sicurezza idrogeologica”, ha detto Gino Sturniolo dello Spazio No Ponte che ha organizzato la manifestazione. L’annuncio del governo dei primi cantieri in autunno – sottolineano gli organizzatori – ha evidentemnete messo in moto evidentemente un’azione più forte di passaparola per la mobilitazione popolare, un percorso parallelo a quello dei ricorsi ai tribunali. In piazza c’erano politici, sindacalisti, attivisti, ambientalisti, professori universitari (tra gli altri il costituzionalista Michele Ainis), semplici cittadini.

E ha aggiunto dal palco di Piazza Duomo dove è confluito il lungo corteo: “Alle forze politiche diciamo che chi oggi si sta schierando dalla parte della devastazione si sta assumendo una grossa responsabilità”. Presenti alla manifestazione anche il M5s e il Pd: “Questo è il momento di scendere in piazza contro un governo che con metodi fascisti sta imponendo un’opera che sottrae risorse”, ha detto Antonio De Luca, capogruppo del M5s all’Ars. Critico il Pd cittadino nei confronti di Sud chiama Nord, partito di Cateno De Luca che governa la città: “Oggi, sembra evidente l’intenzione di consegnare senza alcuna resistenza la città a logiche di potere e alleanze di comodo, ignorando le reali esigenze dei cittadini per inseguire opportunismi elettorali. Questo tradimento è inaccettabile: chi governa deve tutelare tutta la comunità, non svendere Messina”, ha detto Armando Hyerace, segretario provinciale del Pd.

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