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Ultimo aggiornamento: 7:43 del 7 Agosto

“In Sicilia i treni non funzionano, manca l’acqua. Il Ponte sullo Stretto è insostenibile”: l’ira dell’ex sindaco di Messina

Dopo il via libera definitivo, non si fermano le proteste: "Chi sostiene il ponte non si vergogna almeno un po'?"
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Il governo ha dato l’ultimo via libera al Ponte sullo Stretto di Messina. La maxi infrastruttura secondo Salvini sarà completato tra il 2032 e il 2033: l’investimento è di 13 miliardi e mezzo.

Soldi che però, secondo gli attivisti No Ponte, tra cui l’ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, andavano investiti in altri problemi, prioritari per la Sicilia. “Non abbiamo invidie, ma vogliamo i diritti come gli altri – spiega – Qua i treni non funzionano e non ci sono soldi. Manca l’acqua, manca la messa in sicurezza del territorio, mancano i porti commerciali. Chi sostiene il ponte non si vergogna almeno un po’?”. Secondo Accorinti, il Ponte “è insostenibile“. “Perché sulle cose su cui siamo tutti d’accordo i soldi non si trovano? Scuole, ospedali, doppi binari”, si chiede l’ex primo cittadino.

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