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La feroce protesta dei tifosi blocca il trasferimento dell’israeliano Weissman al Fortuna Düsseldorf. Aveva scritto: “Cancellare Gaza dalla mappa”

L'attaccante, che ha giocato anche in Italia nella Salernitana, aveva scritto diversi post dopo il 7 ottobre, poi rimossi. I sostenitori tedeschi hanno manifestato tutto il loro sdegno, costringendo il club alla retromarcia
La feroce protesta dei tifosi blocca il trasferimento dell’israeliano Weissman al Fortuna Düsseldorf. Aveva scritto: “Cancellare Gaza dalla mappa”
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Non appena il suo nome ha cominciato a circolare, nella tarda serata di lunedì, la protesta dei tifosi ha cominciato a montare nel giro di pochi minuti. Prima online, ovviamente, poi anche in piazza. Una rabbia feroce, quella dei sostenitori del Fortuna Düsseldorf, che ha costretto il club tedesco di Zweite Bundesliga (la Serie B in Germania) a fare subito marcia indietro e annullare il trasferimento dell’attaccante israeliano Shon Weissman. Ultima stagione al Granada, un’annata anche in Italia con la maglia della Salernitana, Weissman è finito nel mirino dei tifosi per quei terribili post scritti dopo il 7 ottobre. Due esempi: “Cancellare Gaza dalla mappa” e “sganciare 200 tonnellate di bombe” sulla Striscia. Post poi rimossi, ma il web non dimentica. E nemmeno i tifosi tedeschi.

“Abbiamo studiato il profilo del giocatore, ma alla fine abbiamo deciso di non prenderlo“, la breve nota diffusa dal Fortuna Düsseldorf, in evidente imbarazzo. In realtà l’affare era concluso, come riportato dal tabloid Bild e dal portale israeliano Sport5 Israel: Weissman aveva già svolto le visiti mediche ed era pronto a firmare il contratto. La protesta dei tifosi ha fermato tutto, anche perché è intervenuto perfino il consiglio di sorveglianza del club. in Germania, dove vige la regola del 50+1 che impedisce a un singolo investitore di possedere la maggioranza di una società di calcio, il consiglio di sorveglianza è un organo di controllo che ha il compito di monitorare appunto l’operato del consiglio di amministrazione e tutelare gli interessi del membri del club, che sono rappresentati al suo interno.

Le mail al cda, la petizione già lanciata online su change.org, la protesta per le strade. In poco tempo la veemente reazione dei tifosi all’acquisto di Weissman è diventato un caso in tutta la Germania. Anche perché rappresenta un cambio di paradigma. Due anni fa, dopo il 7 ottobre e l’invasione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano, avevano fatto scalpore i casi di alcuni calciatori palestinesi o arabi cacciati dai club tedeschi per le loro posizioni pro-Palestina emerse dai social. El Ghazi, ad esempio, era stato licenziato dal Mainz per aver scritto: “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera”. Uno slogan usato anche da Hamas, vero, ma all’interno di un post che non inneggiava alla violenza. Ora invece, nonostante la sua storia imponga alla Germania una sensibilità particolare riguardo alla tematica Israele, il clima sembra essere cambiato. Almeno quello dei sostenitori e appassionati di calcio: chiedono che il genocidio in corso a Gaza non venga ignorato e non accettano compromessi.

Il fatto che il Fortuna Düsseldorf volesse ingaggiare Weissman nonostante le sue posizioni è ritenuto dai tifosi talmente grave che è già prevista una protesta sugli spalti durante la partita di sabato contro l’Hannover, la prima ufficiale della nuova stagione di Zweite Bundesliga. Il fatto che l’acquisto sia saltato ha calmato gli animi, ma non ha placato la rabbia. Il Rheinische Post sottolinea come l’euforia dell’ambiente per un’estate di sogni, con l’obiettivo dichiarato di tornare in Bundesliga, sia di colpo svanita. Anzi, l’atmosfera è tesa e non è escluso che il già citato consiglio di sorveglianza non possa prendere altri provvedimenti. Intanto Weissman ha provato a spiegare le sue ragioni: “Pur accettando tutte le critiche, mi dispiace che non sia stato preso in considerazione il contesto generale“, ha scritto sui suoi profili social.

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