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Anche il Canada verso il riconoscimento della Palestina. Trump minaccia: “Questo renderà difficile un accordo sui dazi”

Il tycoon sembra annunciare ritorsioni dopo la presa di posizione di Carney. Sono in tutto sedici i Paesi che hanno firmato una dichiarazione congiunta a favore di una soluzione a due Stati
Anche il Canada verso il riconoscimento della Palestina. Trump minaccia: “Questo renderà difficile un accordo sui dazi”
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L’ultimo in ordine temporale è il Canada, che si è unito ad altri 14 Paesi che negli ultimi giorni hanno deciso di seguire la linea di Emmanuel Macron, poi ricalcata anche dal premier britannico Keir Starmer, e di avviarsi verso il riconoscimento della Palestina a settembre alle Nazioni Unite se l’Autorità Nazionale Palestinese si impegnerà a realizzare “riforme tanto necessarie”. Una scelta, quella di Ottawa, che ha ricevuto il plauso del presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, che la ritiene “una decisione storica”, ma che ha scatenato la reazione di Donald Trump. Il presidente Usa, che ha commentato come il riconoscimento sia un “premio” a Hamas, ha infatti minacciato il Canada sul piano commerciale. “Wow! Il Canada ha appena annunciato che sosterrà la creazione di uno Stato palestinese”, ha scritto il tycoon sul social Truth. “Questo renderà molto difficile per noi raggiungere un accordo commerciale con loro. Oh Canada!!!”.

Chi vuole riconoscere la Palestina – L’Australia ha firmato una nuova dichiarazione congiunta insieme ad altri 14 ministri degli Esteri, tra cui quelli di Francia e Canada, sulla situazione a Gaza, esprimendo il proprio “incrollabile impegno” per una soluzione a due Stati. Il documento, citato dal Guardian, afferma che le nazioni firmatarie, in vista della riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre, “hanno già riconosciuto, hanno espresso oppure esprimono la volontà o la considerazione positiva dei nostri Paesi a riconoscere lo Stato di Palestina, come passo essenziale verso la soluzione dei due Stati, e invitano tutti i Paesi che non lo hanno ancora fatto ad aderire a questo appello“. La dichiarazione condanna l’attacco del 7 ottobre, chiede un cessate il fuoco immediato, la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi in mano ad Hamas, e invita a garantire un accesso umanitario senza ostacoli.

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