Dazi, raggiunta l’intesa: tariffe al 15% per l’Ue. Trump: “L’Europa acquisterà 750 miliardi di energia e un’enorme quantità di armi dagli Usa”
L’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi è stato raggiunto: la tariffa base per l’Ue sarà del 15% e non del 30%, come minacciato precedentemente da Washington. Ma l’Europa dovrà acquistare dagli Usa 750 miliardi di dollari di energia. Oltre a “un’enorme” – anche se ancora non precisata – quantità di armi. Rimane tutto invariato per quanto riguarda gli scambi commerciali di acciaio e alluminio, per i quali i dazi sono confermati al 50%. “Considero positivo che ci sia un accordo, ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare al meglio”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Le opposizioni, dal Pd ai 5 stelle, attaccano l’intesa: “Doveva essere zero a zero sui dazi, invece Ursula e la pontiera Meloni rimediano una disfatta bella e buona”.
L’intesa coinvolge la grande maggioranza delle esportazioni Ue
La fumata bianca è arrivata nel corso di un colloquio tra Ursula Von der Leyen e Donald Trump a Turnberry, in Scozia. “Abbiamo raggiunto un risultato soddisfacente per entrambe le parti, ci avvicinerà”, ha commentato il tycoon, uscendo dalla riunione. “Inoltre – ha aggiunto – sarà ottimo per il settore dell’auto e avrà un impatto significativo sull’agricoltura“. “Sono state trattative impegnative, lo sapevo dall’inizio ed è stato davvero difficile, ma siamo giunti a una buona conclusione“, ha dichiarato Von der Leyen. “L’intesa – ha aggiunto – ci ridarà stabilità. Ci siamo accordati su un’unica aliquota tariffaria del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell’Ue”. Secondo la presidente della Commissione, l’aliquota si applica a moltissimi settori, tra cui automobili e semiconduttori. Ma anche quello dei prodotti farmaceutici, contrariamente a quanto detto da Trump prima dell’incontro. Il tycoon, infatti, aveva affermato che il settore farmaceutico non avrebbe fatto parte dell’accordo: “Dobbiamo produrli negli Stati Uniti. Non possiamo trovarci in una posizione in cui dobbiamo dipendere da altri Paesi”, aveva dichiarato Trump.
Von der Leyen: “Il più grande accordo a livello globale”
Già prima di entrare all’incontro con la presidente della Commissione Europea, Trump aveva dettato le linee guida dell’intesa commerciale. Mentre nel pomeriggio la dichiarazione rilasciata a Fox News dal segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, aveva ribadito la volontà Usa di non concedere alcuna proroga all’Unione. “La dogana – ha dichiarato Lutnick – inizierà a riscuotere il denaro a partire dal primo agosto. Non ci sarà alcuna grazie, per nessuno”. Della delegazione Ue facevano parte anche il commissario europeo per il Commercio e la sicurezza economica, Maros Sefcovic, nonché Björn Seibert, Sabine Weyand e Tomas Baert. “Si tratta dell’accordo più grande mai realizzato”, ha dichiarato Von der Leyen. La presidente dell’esecutivo dell’Unione ha posto l’accento sull’entità del volume di scambi tra Ue e Usa: “Il più grande a livello globale, con 1,7 trilioni di dollari” di interscambio, e un mercato combinato di 800 milioni di persone.
Trump: “Ora c’è un rapporto equo tra Ue e Usa”
Da Washington filtrava ottimismo già dal pomeriggio. Per Lutnick, “Trump è sempre disposto a negoziare e a dialogare con le grandi economie”. Il presidente Usa ha ribadito l’ottimo rapporto intrattenuto negli anni tra il suo Paese e l’Unione Europea, sottolineando però quanto fino a ora sia stato, a suo parere, “ingiusto“. “Sono stati anni di transazioni molto unilaterali – ha dichiarato -. E credo che entrambe le parti vogliano vedere equità. Ursula von der Leyen ha fatto davvero un ottimo lavoro ed è molto stimata anche da noi”. Scongiurato dunque il rischio di una guerra commerciale. L’Ue era pronta a reagire con dazi su centinaia di prodotti Usa, dalla carne bovina ai ricambi auto, dalla birra agli aerei Boeing, dal formaggio francese, passando per la pelletteria italiana e l’elettronica tedesca.
Le trattative di Trump sui dazi proseguono in Regno Unito
La visita di cinque giorni di Trump in Scozia era stata organizzata dal presidente per promuovere un nuovo campo da golf, una delle proprietà che portano il suo nome. Ma in questa finestra di tempo è stato inserito anche l’incontro con Von der Leyen, in vista della scadenza del 1° agosto da lui fissata per i dazi. Domani, 28 luglio, sempre a Turnberry, Trump ha in programma un incontro con il premier britannico Keir Starmer, mentre il 29 luglio il presidente Usa sarà ad Aberdeen, nel nord-est della Scozia, dove la sua famiglia possiede un altro campo da golf e ne aprirà un terzo il mese prossimo. Il presidente e i suoi figli hanno in programma di partecipare al taglio del nastro del nuovo campo. Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato un accordo commerciale quadro a maggio e un accordo più ampio il mese scorso durante il vertice del G7 in Canada. Trump afferma che l’accordo è concluso e che lui e Starmer discuteranno altre questioni, anche se la Casa Bianca ha suggerito che è ancora necessario perfezionarlo.