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Entra in vigore l’alcolock: ecco chi deve installare il dispositivo in auto per evitare sanzioni

Con l'apparecchiatura insallata il motore non si accenderà se il tasso alcolemico sarà superiore a 0
Entra in vigore l’alcolock: ecco chi deve installare il dispositivo in auto per evitare sanzioni
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Chi ha precedente condanna penale per guida in stato d’ebbrezza, da ieri – 26 luglio – avrà nuovi obblighi da rispettare. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, firmato già lo scorso 3 luglio dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, il vicepremier Matteo Salvini, sono in vigore le nuove regole per coloro che hanno precedente penale per guida in stato d’ebbrezza.

La stretta, introdotta a dicembre scorso, prevede per il conducente condannato con tasso alcolemico superiore a 0,8 gr/l l’obbligo di installazione di un dispositivo sul veicolo che non permetta l’accensione del motore nel caso in cui il tasso alcolemico del guidatore sia superiore a zero. Si tratta del cosiddetto “alcolock e il decreto appena pubblicato contiene le caratteristiche e le modalità di installazione di un vero e proprio etilometro, che dovrà essere tarato ogni anno. Lo strumento è già presente in altre nazioni in Europa.

In poche parole, dopo il periodo di sospensione della patente, il prefetto inserirà una specifica codifica sul documento di guida con obbligo ‘alcolock’ per ulteriori due anni per chi è stato sorpreso alla guida con tasso alcolemico da 0,8 gr/l a 1, 5 gr/l e per tre anni con livello superiore a 1,5 gr/l. Lo strumento dovrà essere installato su tutti i veicoli utilizzati dal conducente condannato, compresi autobus e autocarri, con spese a proprio carico che si aggirano tra i 1500 e i 2000 euro.

L’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli sui quali può essere installato ciascun dispositivo alcolock sarà pubblicato sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “Per i furbetti che tenteranno di eludere l’alcolock, facendo soffiare altri e poi rimettendosi alla guida o che manometteranno i sigilli, sono previste pesanti sanzioni – ha commentato il presidente Asaps, Giordano Biserni – fino ad oltre 600 euro e ulteriori sanzioni sulla patente”.

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