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I negoziati per Gaza su un mega-yacht in Sardegna: l’incontro tra l’inviato Usa Witkoff, Israele e Qatar

Forse la Gallura è stata scelta proprio dal Qatar visto che il Paese detiene la proprietà di buona parte degli alberghi di lusso della Costa Smeralda
I negoziati per Gaza su un mega-yacht in Sardegna: l’incontro tra l’inviato Usa Witkoff, Israele e Qatar
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I negoziati per Gaza nel mare della Sardegna, precisamente su un mega yacht ormeggiato davanti alla Costa Smeralda. È qui che l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani si dovrebbero incontrare oggi per trovare un eventuale accordo tra Israele e Hamas sulla tregua nella Striscia e il rilascio degli ostaggi. Witkoff, secondo le pochissime indiscrezioni emerse e riportate dall’Ansa, è arrivato in mattinata a Olbia e sarà trasferito a bordo di una grossa imbarcazione davanti alle coste galluresi. Dovrebbe restare fino a domenica 27. Giunto nell’Isola in gran segretezza, con un aereo senza livree ufficiali e solo un minimo dispositivo di sicurezza approntato dalle autorità italiane, per Witkoff è stato allertato uno degli alberghi esclusivi della Costa.

Probabilmente la Gallura è stata scelta proprio dal Qatar visto che il Paese, attraverso il suo fondo sovrano e il braccio operativo Qatar Holding, detiene la proprietà di buona parte degli alberghi di lusso della Costa Smeralda. A Olbia è anche presente l’ospedale privato Mater Olbia, nato in collaborazione tra Qatar Foundation Endowment e Fondazione Policlinico Universitario. Poco dopo la mezzanotte, era stato il giornalista di Axios Barak Ravid a dare la notizia della trattativa sullo yacht. In precedenza il sito aveva detto che l’incontro si sarebbe tenuto a Roma. La proposta in discussione dovrebbe includere un cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale Hamas dovrebbe rilasciare gradualmente i 10 ostaggi ancora vivi e i corpi degli altri 18, in cambio dei palestinesi imprigionati da Israele. Inoltre, l’accordo prevede anche un incremento degli aiuti e l’avvio di negoziati per una tregua duratura.

I colloqui si sono protratti per oltre due settimane senza una svolta, con ciascuna parte che accusa l’altra di rifiutarsi di cedere su richieste chiave. Per Israele, smantellare le capacità militari e governative di Hamas non è negoziabile, mentre il movimento esige solide garanzie per una tregua duratura, un completo ritiro delle truppe israeliane e il libero flusso di aiuti umanitari a Gaza. Il portavoce del governo israeliano David Mencer ha accusato Hamas di ostacolare i colloqui. “Israele ha accettato la proposta del Qatar e la proposta aggiornata dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff, è Hamas che la rifiuta”, ha dichiarato ai giornalisti aggiungendo che le discussioni continuavano.

La tragedia della Striscia – Intanto, Gaza permane sull’orlo della catastrofe sanitaria, mentre aiuti salva vita per milioni di dollari sono fermi nei magazzini a causa del blocco imposto da Israele, che ne impedisce l’ingresso e la distribuzione. Secondo i dati di Oxfam, negli ultimi 3 mesi la diffusione di malattie, facilmente prevenibili, dovute all’uso di acqua sporca e contaminata è aumentata in media di quasi il 150%. Nel dettaglio i dati sanitari forniti da diverse agenzie registrano che i casi di dissenteria sono saliti del 302%, quelli di diarrea acquosa del 150%, i casi di ittero del 101%. Cifre comunque in difetto, dato che la gran parte dei 2 milioni di palestinesi intrappolati a Gaza, non ha praticamente accesso alle poche strutture sanitarie rimaste in piedi. Malattie che nelle prossime settimane potrebbero facilmente diffondersi con effetti drammatici tra una popolazione già gravemente fiaccata da 21 mesi di privazioni, tra carenza di cibo e acqua, sfollamenti e condizioni igieniche indicibili.

(immagine d’archivio)

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