La Bce interrompe la serie dei tagli dei tassi. “Economia euro mostra capacità di tenuta”
La Banca centrale europea ha lascito invariato il costo del denaro dell’area euro, dopo una sequenza di sette tagli consecutivi nel giro di un anno. I tassi restano al 2%. La decisione è in linea con le attese degli analisti che si attendo però altri ritocchi al ribasso prima della fine dell’anno. “Sinora l’economia ha mostrato nel complesso buona capacità di tenuta in un difficile contesto mondiale. Al tempo stesso, il panorama resta eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali”, scrive la Bce. “L’inflazione si attesta attualmente al 2%, obiettivo di medio termine”, si aggiunge nella nota che accompagna la decisione.
Lo scorso giugno la presidente della Bce Christine Lagarde aveva dichiarato che la banca centrale aveva “quasi concluso” il suo ciclo di tagli ai tassi e aveva lasciato intendere che la banca centrale avrebbero adottato un approccio attendista anche in vista delle trattative commerciali tra Ue e Stati Uniti. L’area euro va verso una “espansione moderata” dell’economia dopo la forte crescita del primo trimestre, ma con “rischi al ribasso”, ha detto oggi Lagarde, notando che nell’attuale contesto di scontro sui dazi “l’incertezza sta rendendo le imprese caute negli investimenti“.
La Bce è consapevole delle “congetture su dove stiamo andando” in merito al negoziato sui dazi con gli Usa, con indiscrezioni su un accordo per un’aliquota tariffaria del 15%, ha detto la banchiera centrale, spiegando che “siamo attenti” agli sviluppi del negoziato e auspicando che “l’incertezza venga sciolta velocemente”. La Bce continua ad attenersi allo scenario di base pubblicato a giugno sugli sviluppi del conflitto sui dazi. Infine Lagarde ha spiegato che la banca centrale non intende vincolarsi “ad alcun percorso predeterminato dei tassi, non è possibile nelle attuali circostanze. Siamo ben posizionati per metterci alla finestra“.