Il mondo FQ

I giornalisti di RaiSport annunciano 3 giorni di sciopero contro il direttore Paolo Petrecca: “Clima intimidatorio”

Come si legge dalle note diffuse, al centro dello scontro ci sono i metodi di lavoro imposti da Petrecca, in un "clima di pesante intimidazione" che colpisce soprattutto le dipendenti donne, oltre a un'organizzazione del lavoro "ai minimi storici"
I giornalisti di RaiSport annunciano 3 giorni di sciopero contro il direttore Paolo Petrecca: “Clima intimidatorio”
Icona dei commenti Commenti

Tre giorni di sciopero, stato d’agitazione e rinnovata sfiducia nei confronti del direttore. A RaiSport è ormai guerra aperta tra la redazione e Paolo Petrecca, in carica solo da quattro mesi, già sfiduciato dai membri dopo che lo stesso era successo a RaiNews. La decisione è stata annunciata con due comunicati, uno dell’assemblea di redazione e uno del Cdr, nei quali si precisa che il primo giorno di scioperò sarà il 24 agosto.

Come si legge dalle note diffuse, al centro dello scontro ci sono i metodi di lavoro imposti da Petrecca, in un “clima di pesante intimidazione” che colpisce soprattutto le dipendenti donne, oltre a un’organizzazione del lavoro “ai minimi storici”. “All’indomani della doppia mancata approvazione del piano editoriale – si legge nel comunicato dell’assemblea -, la redazione di RaiSport, Roma e Milano unite, torna a ribadire la propria sfiducia nell’operato del direttore Paolo Petrecca. L’azienda non può ignorare che in seconda chiamata solo 30 giornalisti su 105 aventi diritto al voto abbiano detto ‘sì’ a un direttore che in tre mesi e mezzo ha promesso spazi, promozioni e programmi senza visione d’insieme e intesa con l’azienda in termini di palinsesto, pianta organica e budget. Nell’anno delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina e dei Mondiali di calcio, la maggioranza della redazione sente la responsabilità di chiedere ai vertici aziendali un immediato cambio di rotta per evitare di compromettere due eventi strategici per la Rai tutta”.

I giornalisti sono poi passati a descrivere un clima pesante all’interno della redazione, voluto, chiariscono, proprio da Petrecca che avrebbe dato un ultimatum a tutti i dipendenti, invitandoli a scegliere se stare con lui o contro di lui: “La redazione vive in un clima di pesante intimidazione ribadito dallo stesso direttore nella discussione del secondo piano editoriale, nel quale ha tenuto più volte a precisare che chi non è con lui è contro di lui e che anche in caso di sfiducia, lui sarebbe andato avanti forte del consenso dell’azienda”, continua il comunicato prima di introdurre il tema del trattamento riservato alle lavoratrici donne, particolarmente penalizzate dalla gestione della nuova direzione. “A tal proposito – aggiungono – chiediamo all’azienda stessa cosa pensa del trattamento riservato a donne e madri lavoratrici Rai, considerando la richiesta del direttore, sempre in sede di discussione del secondo piano editoriale, di affidarsi in toto alle sue decisioni senza pensare – testuale – al fatto che bisogna riprendere i figli a scuola a una certa ora. È una frase in linea con il percorso di valorizzazione delle donne e di promozione della parità di genere in cui è impegnata la Rai, anche pensando al contratto di servizio? Guardiamo peraltro con grande preoccupazione all’immagine della donna che la direzione di RaiSport ha deciso di fornire, non valorizzando – soprattutto in ambito femminile – le risorse e le professionalità interne e ingaggiando figure esterne (a quale prezzo poi?) per co-conduzioni di programmi chiave per la testata. Una cosa sono i talent, altro sono le vallette e la stagione delle vallette è passata senza rimpianti”.

Infine, i giornalisti sostengono che dalla direzione si sia addirittura arrivati alle minacce contro ogni manifestazione di ribellione o opposizione al piano editoriale: “Alla stessa azienda chiediamo cosa pensi di dirigenti minacciati se non si fossero prestati a raccogliere voti per il passaggio del piano editoriale. L’organizzazione del lavoro è ai minimi storici a causa dell’indebolimento numerico di redazioni chiave come il calcio e il coordinamento tg, un indebolimento figlio di un rimpasto che ha obbedito come logica solo alla fedeltà a Paolo Petrecca e non al merito, ritenuto dal direttore non sufficiente per lavorare con lui. Alla luce di tutto questo la redazione di RaiSport, Roma e Milano unite, ribadisce il suo No e chiede all’azienda un cambio di rotta immediato“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione