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Il Regno Unito avvia una revisione per aumentare l’età pensionabile con la prospettiva di alzarla fino ai 70 anni

Attualmente nel Regno Unito si va in pensione a 66 anni, ma è già previsto un progressivo innalzamento a 67 anni nel 2028 e a 68 entro il 2046
Il Regno Unito avvia una revisione per aumentare l’età pensionabile con la prospettiva di alzarla fino ai 70 anni
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Il governo laburista di Keir Starmer ha lanciato una revisione del sistema previdenziale. La riforma è stata annunciata dalla segretaria di Stato per il lavoro e le pensioni Liz Kendall ed intende affrontare anche il nodo dell’età pensionabile. La prospettiva, evocata dai media, è di innalzarla fino ai 70 anni, sulla scia di quanto già fatto dalla Danimarca, primo paese a muoversi in questa direzione.

Attualmente nel Regno Unito si va in pensione a 66 anni, ma è già previsto un progressivo innalzamento a 67 anni nel 2028 e a 68 entro il 2046. Due dei principali istituti economici britannici, l’Institute for Fiscal Studies (Ifs) e il National Institute of Economic and Social Research (Niesr), hanno avvertito che, nonostante accelerare l’innalzamento dell’età pensionabile “non sia inevitabile”, ci sono forti segnali che l’esecutivo britannico si stia muovendo in quella direzione.

Secondo gli esperti, un mancato intervento non farebbe che aumentare ulteriormente la pressione sui conti pubblici, già su livelli preoccupanti. Stando agli ultimi dati dell’Istituto nazionale di statistica (Ons), il ricorso all’indebitamento è arrivato in giugno a 20,7 miliardi di sterline, con un aumento di 6,6 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questi dati alimentano le voci su un aumento delle tasse nella prossima manovra finanziaria d’autunno da parte dell’ampiamente contestata ministra delle Finanze Rachel Reeves.

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