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Chef Rubio interrogato per i suoi post sulla Palestina: perquisizione a casa

A Gabriele Rubini, che è stato anche perquisito, è contestata la pubblicazione di due post su X, uno dei quali scritto dopo l'attentato all’ambasciata israeliana a Washington
Chef Rubio interrogato per i suoi post sulla Palestina: perquisizione a casa
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Gabriele Rubini, conosciuto dai più come Chef Rubio, è stato interrogato nel commissariato di Frascati dopo che la Digos ha perquisito la sua abitazione e sequestrato i dispositivi elettronici. È accaduto nel merito della denuncia a carico di Rubini per due post pubblicati su X a maggio. Lo riporta Repubblica, sottolineando che l’accusa rivolta al noto attivista pro Palestina è di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Nel primo post, datato 21 maggio, si leggeva questo: “Morte ai diplomatici complici del genocidio in atto da 77 anni, morte agli invasori e a chi li finanzia, morte al colonialismo, suprematismo, razzismo e odio antimusulmano. Morte quindi al sionismo e alla colonia ebraica. Lunga vita alla Palestina e ai nativi semiti palestinesi”. Il secondo è stato scritto il giorno dopo, quando è avvenuto l’attentato all’ambasciata israeliana a Washington, nel quale sono morti due funzionari. “Che differenza c’è – si chiedeva Chef Rubio – tra un impiegato dell’ambasciata della colonia ebraica e un soldato suprematista ebraico che massacra i palestinesi per il loro solo esistere e resistere? Che uno esegue gli omicidi (Eichmann) e l’altro fornisce legittimità e mezzi per farlo impunemente”. Il post era accompagnato da una foto delle due vittime Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim, coppia in procinto di sposarsi.

A raccontare quanto accaduto il giornalista ed ex combattente in Donbass Alberto Fazolo, che ha spiegato: “L’obiettivo dell’operazione era acquisire informazioni sulle sue attività telematiche, contestandogli due post sul proprio profilo X, nonché cercare all’interno delle sue chat private di Telegram e Signal”. Per questo motivo Rubini si troverebbe ora senza strumenti elettronici, chiavette Usb comprese, né accesso a social, chat o cloud finché non sarà disposto il dissequestro.

Articolo aggiornato il 24 luglio 2025

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