Altri raid in Ucraina. Media: “Negoziati a Istanbul”. Udienza di Leone XIV col Patriarcato di Mosca
Un massiccio attacco sferrato nella notte ha causato almeno due vittime in Ucraina. Il paese, riferisce l’aeronautica militare, è stato bersagliato con 24 missili, inclusi cinque ipersonici, e 426 droni di vario tipo. Alcuni di essi hanno colpito Kiev provocando esplosioni e incendi. Intanto, mentre il percorso verso la pace resta sostanzialmente in stallo, una nuova tornata – la terza – di negoziati diretti tra delegazioni russa e ucraina potrebbe svolgersi il prossimo fine settimana a Istanbul, come le prime due. Un appuntamento che sembra rispondere alla richiesta del presidente ucraino, che aveva espresso la volontà di “ridare dinamismo” al processo negoziale avviato a Istanbul, e il Cremlino aveva definito tale affermazione “un segnale positivo”. E sabato 26 luglio è stata fissata anche una udienza di papa Leone XIV al metropolita di Volokolamsk Antonij, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. Si tratta della prima udienza di Leone al responsabile delle relazioni esterne della Chiesa russa, che era presente, in rappresentanza di Kirill, al funerale di papa Francesco, e Prevost intende riannodare il filo del dialogo anche con il Patriarcato di Mosca dopo le inevitabili tensioni dovute all’invasione russa dell’Ucraina.
Gli attacchi – “Sono in corso operazioni di soccorso e di emergenza nelle nostre città e comunità a seguito dell’attacco russo. Sono stati segnalati danni a Kiev e nella regione, nonché nelle regioni di Kharkiv e Ivano-Frankivsk. Droni d’attacco sono stati intercettati anche sulle regioni di Sumy, Khmelnytskyi, Kirovohrad, Mykolaiv, Poltava e Kherson”, ha scritto sui social Volodymyr Zelensky. Nella capitale, ha aggiunto il presidente ucraino, “un asilo è andato a fuoco insieme a edifici residenziali e altre infrastrutture civili. A Kharkiv, Ivano-Frankivsk e nella regione sono stati danneggiati normali condomini. Quindici persone sono rimaste ferite, la più giovane è un ragazzo di 12 anni. Tutti stanno ricevendo assistenza. Due persone sono state uccise nell’attacco. Le mie condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari”. Anche Mosca, da parte sua, denuncia di essere finita nel mirino. Le forze russe, ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa, hanno abbattuto la notte scorsa 74 droni ucraini in sette regioni del Paese inclusa quella della capitale. Ventitré velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione di Mosca, inclusi 15 che erano diretti verso la capitale, 14 nel Kursk, 12 nella regione di Rostov, 10 nella regione di Bryansk, altri 10 in quella di Kaluga, quattro nella regione di Tula e uno nella regione di Lipetsk. Il sindaco della capitale Sergey Sobyanin ha specificato che la città è stata colpita per la quinta notte consecutiva.
La posizione di Pechino – Intanto il ministero del Commercio di Pechino ha criticato le nuove sanzioni dell’Unione Europea contro obiettivi, incluse entità cinesi, volte a limitare le forze armate russe, secondo una dichiarazione rilasciata oggi, che ha definito le misure “errate”. “Le azioni dell’Unione Europea sono contrarie al consenso raggiunto dai leader di Cina e Unione Europea e hanno avuto un grave impatto negativo sulle relazioni economiche e commerciali e sulla cooperazione finanziaria tra Cina e Ue“, ha affermato un portavoce del dicastero.