Inchiesta sull’urbanistica a Milano, indagata anche l’ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. “Tentata concussione”
Tra i 74 indagati dalla Procura di Milano nelle inchieste sui progetti urbanistici c’è anche Ada Lucia De Cesaris, ex vice sindaco con delega all’Urbanistica e edilizia privata dal 2011 al 2015 quando a guidare la giunta era Giuliano Pisapia. De Cesaris, 66 anni, avvocata amministrativista di alto livello, allieva di Sabino Cassese, docente in corsi di formazioni e master, dopo l’esperienza come assessora è stata poi anche consigliera di Eni e attualmente lo è di Arexpo. E’ accusata di tentata concussione, come scrive Repubblica. La legale, come consulente di Banca Illimity, era stata perquisita l’anno scorso (ma non indagata) per un’inchiesta sui presunti abusi edilizi per un progetto urbanistico di via Lamarmora, nell’elegantissima zona di Milano tra il quartiere Guastalla e corso di Porta Romana: anche in quel caso il sospetto è che quello di un ipotetico sistema di conflitti di interesse tra professionisti e funzionari pubblici.
Il passo avanti della Procura con l’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex vicesindaco arriva dopo che il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di De Cesaris di dissequestro dei suoi cellulari aggiungendo che il suo coinvolgimento è “effettivamente meritevole di approfondimento investigativo”, anche perchè dalle chat agli atti dell’inchiesta appare in rapporti “molto stretti” con l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi. De Cesaris tra l’altro lavora nello studio legale (Ammlex) di cui è stato socio l’ex assessore alla Casa Guido Bardelli, che si dimise a marzo quando venne fuori che in una chat con Giovanni Oggioni (ex dirigente comunale, indagato illustre di una delle inchieste sull’urbanistica), prima di essere nominato da Sala, scriveva: “Dobbiamo far cadere questa giunta”.
Da assessora all’Urbanistica decise di intraprendere il percorso sul nuovo piano regolatore della città partendo però da una stesura elaborata dal suo predecessore della giunta di centrodestra, guidata da Letizia Moratti. Il piano viene un po’ modificato e le critiche non mancano: sembra un po’ lasco sulle regole da rispettare, ora qualcuno pensa che i problemi di oggi siano nati lì. E comunque le sue dimissioni dieci anni fa erano dovute proprio a queste “differenze di vedute” tra la sua linea e quelle di pezzi dela maggioranza di centrosinistra. Si è raccontato che in realtà lasciò la giunta perché credeva o sperava di essere lei la successora naturale di Pisapia che aveva deciso di non ricandidarsi, ma la dirigenza del partito (il segretario all’epoca era Matteo Renzi) aveva già scelto il nome di Beppe Sala. L’esperienza diretta in politica, insomma, tramontò in fretta e De Cesaris, oltre agli incarichi in consigli di partecipate su indicazione politica, tornò a fare il suo lavoro. Per chi? Per esempio segue i tavoli dell’Inter sul nuovo stadio. In generale rappresenta imprenditori, in particolare costruttori.
E’ da consulente di Banca Illimity che finisce ora nell’inchiesta. Secondo i pm che indagano sul caso di via Lamarmora, l’ex assessora avrebbe rivelato a un ex membro della commissione paesaggio, l’architetto Marco Cerri, il contenuto di un incontro che si era tenuto il 24 maggio 2023, dicendogli che era stato estromesso dal progetto. Una estromissione che avrebbe avuto effetti negativi sulla posizione di Banca Illimity, che avrebbe dovuto finanziare l’intervento, e sulla pratica edilizia, che si sarebbe arenata.
Nelle sue conversazioni ci sono numerose comunicazioni anche con l’attuale assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, su cui pende una richiesta d’arresto che sarà valutata dopo l’interrogatorio di mercoledì davanti al gip. Per i pm quei messaggi hanno rilievo investigativo per via delle “commistioni tra la parte politico-amministrativa del Comune e l’imprenditoria immobiliare”. C’è “una costante ingerenza da parte di De Cesaris nelle vicende interne all’amministrazione, persino nelle fasi decisionali che sono prerogativa della parte politica”, scrive la Guardia di finanza in una sua informativa.
Il primo a esprimerle sostegno è stato il coordinatore di Italia Viva a Milano Ivan Scalfarotto che parla di “infame meccanismo della fuga di notizie con il contagocce”. Scalfarotto si dice “certo della assoluta trasparenza del suo operato e grati per il suo contributo allo sviluppo di Milano quale grande capitale europea”. “Siamo certi che le accuse che le vengono rivolte a mezzo stampa, una volta discusse nelle sedi proprie, non troveranno alcun riscontro e confermeranno la rettitudine e la professionalità per cui Ada Lucia De Cesaris è da sempre nota a tutta la nostra città” assicura il deputato renziano.