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Siria, cessate il fuoco immediato concordato tra Israele e Damasco

Accordo immediato per fermare gli scontri nella provincia di Sweida: sottoscritto anche da Turchia e Giordania. Le forze di sicurezza siriane iniziano a schierarsi nell'area
Siria, cessate il fuoco immediato concordato tra Israele e Damasco
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Israele e la Siria hanno concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i Paesi vicini. L’annuncio, anticipato dall’ambasciatore Usa in Turchia, è stato poi confermato da Damasco. L’accordo ha effetto “immediato” e pone fine a quanto stava avvenendo nella provincia di Sweida, nel sud del Paese, con scontri intercomunitari che hanno causato oltre 700 morti in una settimana.

Le forze di sicurezza siriane hanno iniziato a schierarsi nella provincia, a maggioranza drusa, e la presidenza ha invitato “tutte le parti a rispettare pienamente” il cessate il fuoco e a porre fine alle violenze. Israele negli scorsi giorni si era opposta alla presenza delle forze governative siriane nella regione. “Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini”, è stato l’invito dell’ambasciatore Usa in Turchia Tom Barrack.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, le persone uccise nella settimana di violenze sono state 718: tra le vittime ci sono 146 combattenti drusi e 245 civili, 165 dei quali “sono stati giustiziati sommariamente da personale dei ministeri della Difesa e dell’Interno”. Le violenze hanno causato anche la morte di 287 soldati governativi e 18 combattenti beduini, oltre a tre beduini “che sono stati giustiziati sommariamente dai combattenti drusi”. Altri 15 soldati governativi sono stati uccisi in raid aerei israeliani.

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