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Ultimo aggiornamento: 17:04 del 18 Luglio

Nordio contro la magistratura: “Aggressioni per bloccare la separazione delle carriere. Il primo nel mirino sono io”

Il Ministro della Giustizia, attacca un magistrato che l'ha criticato per il caso Almasri: "In qualsiasi Paese al mondo avrebbero chiamato gli infermieri"
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La mattinata organizzata da Fratelli d’Italia Tempio di Adriano a Roma era dedicata al tema della lotta alla Mafia, nel giorno che precede l’anniversario della Strage di Via D’Amelio. Durante l’ultimo intervento, quello riservato al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il guardasigilli si è soffermato a lungo sul tema della riforma della separazione delle carriere dei Magistrati. “L’altro giorno c’è stato su un giornale l’intervento di un Magistrato in servizio, che si è permesso di indicare tutti gli errori che aveva fatto il Ministro, cioè il sottoscritto, sul caso Almasri. Ora – continua Nordio – che un magistrato in servizio si permetta di censurare su un giornale le cose che ho fatto in qualsiasi Paese al mondo avrebbero chiamato l’ambulanza”. E per il magistrato in questione il Ministro non esclude sanzioni. “Potrebbe essere oggetto di valutazione ma tanto – aggiunge – sono finite nella giurisdizione domestica della sezione disciplinare del consiglio Superiore della Magistratura, composta da persone che sono elette da quelle che devono essere giudicate e per questo che han paura della riforma ed è per questo che la faremo”. Un motivo in più, dunque, secondo Nordio, che giustifica la bontà della riforma del governo presieduto da Giorgia Meloni. Poi secondo il Ministro della Giustizia “tutte le volte che si è cercato di riformare la giustizia negli anni precedenti vi è stato uno sbarramento totale da parte della Magistratura e la politica ha sempre ceduto perché aveva paura, noi non abbiamo paura”.

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