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Ultimo aggiornamento: 15:44 del 17 Luglio

Sala indagato, Bazoli rompe il silenzio del Pd: “No a speculazioni, dovremmo fare un passo indietro”

Il dem invita ad evitare strumentalizzazioni: "Stiamo parlando di ipotesi di accusa e non di condanne già conclamate"
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“La vicenda dell’inchiesta della procura di Milano è ovviamente una vicenda che preoccupa tutti noi e che certamente incide profondamente sull’attività amministrativa del comune di Milano. Vorrei però che ci abituassimo tutti a non usare le vicende giudiziarie per fare speculazioni politiche“. A rompere il silenzio sulle inchieste sull’urbanistica per le quali i pm hanno chiesto sei arresti, e nelle quali risulta indagato anche il sindaco dem di Milano, Beppe Sala, è il vicepresidente del gruppo del Pd al Senato, Alfredo Bazoli.

“C’è un’inchiesta in corso, c’è un’indagine, credo che quello che dobbiamo augurarci tutti è che questa indagine porti rapidamente alla verifica delle ipotesi di accusa, in modo che siamo in grado di capire se queste ipotesi di accusa siano fondate o no, perché stiamo parlando di ipotesi di accusa e non di condanne già conclamate”, continua il membro del Pd in Aula, augurandosi che tutti facciano “un passo indietro” per “attendere le decisioni della magistratura, sperando che si faccia in fretta”.

“Il problema di queste indagini e processi è che sono troppo lunghi e rischiano di lasciare nell’incertezza le amministrazioni e i cittadini – aggiunge – e noi invece abbiamo bisogno che si chiarisca in fretta cosa è accaduto. Quindi inviterei tutti a fare un passo indietro, ad attendere gli esiti della magistratura evitando di fare bieche strumentalizzazioni politiche”.

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